La Circolare dell’Inps n. 82 di fine settembre spiega gli incentivi per restare a lavorare per chi ha maturato Quota 103. Questa possibilità scade a fine dicembre 2023.
🔷️ L’incentivo consiste nell’avere direttamente in busta paga, anziché versati all’Inps, la quota di contributi a carico dei lavoratori.
🔴 Cos’è la Quota 103?
✅ La legge di Bilancio 2023 ha introdotto, solo per il 2023, la pensione anticipata flessibile detta anche “Quota 103”.
➡️ Almeno 62 anni di età.
➡️ 41 anni di contributi.
➡️ Maturati entro il 31.12. 2023.
🔴 Concretamente…
✅ L’incentivo consiste nel versamento in busta paga, invece che all’Inps, dei contributi previdenziali che normalmente sono a carico del lavoratore.
➡️ Infatti in busta paga dal lordo mensile viene trattenuto circa il 9% dal datore di lavoro a titoli di contributo previdenziale a carico del lavoratore che poi viene versato all’Inps.
✅ Se mensilmente vengono trattenuti ad esempio 300 euro a titolo di versamento previdenziale, questi 300 euro si sommeranno allo stipendio e verranno tassati con l’aliquota fiscale di competenza, cioè da un minimo del 23% a un massimo del 43%.
➡️ In pratica l’aumento dello stipendio corrisponde ai 300 euro meno le tasse.
✅ Attenzione però, perché questi contributi non versati faranno quindi parte dell’imponibile fiscale ma non andranno ad aumentare il montante versato ai fini della pensione.
➡️ Ciò significa che chi decide di avere questo incentivo ora, poi però otterrà una pensione più bassa rispetto a quella che avrebbe se continuasse a versare i contributi.
🔷️ Dico per un amico…
🔴 Incentivi per andare in pensione, incentivi per non andare in pensione.
✅ Tutto e il suo contrario.
➡️ Che bella la nostra Italia.
(by Sergio Criveller – 04/10/23)