Il Consiglio dei Ministri, del 3 agosto scorso, ha approvato un Decreto legge che interviene nel sistema dei controlli e certificazione del Bio.
Un Decreto attuativo già previsto dalla Legge sull’agricoltura biologica del 9 marzo 2022 n. 23.
Dopo un anno e mezzo ecco quindi il Decreto Bio.
🔷️ Quando si parla di Bio si parla di agricoltura biologica, cioè di quel metodo di produzione agricola che non utilizza sostanze di sintesi chimica come diserbanti, pesticidi, insetticidi e che evita lo sfruttamento esagerato delle risorse naturali, favorendo un sistema sostenibile che rispetti i ritmi e gli equilibri della natura.
Ma come riconoscere un vero prodotto biologico?
🔴 Decreto Bio, ecco le novità…
✅ Adeguato il procedimento di autorizzazione e il sistema di vigilanza sugli organismi di controllo e di certificazione e la disciplina degli adempimenti connessi alle attività svolte da tali organismi.
➡️ Comprese le cause di sospensione e di revoca delle deleghe previste dalle norme europee.
✅ Aggiornati i procedimenti amministrativi relativi alla notifica alle autorità competenti per includere le attività con metodo biologico.
✅ Definiti i criteri e le modalità di etichettatura di fertilizzanti e prodotti fitosanitari.
✅ Introdotte le disposizioni necessarie per procedere alla designazione dei laboratori nazionali di riferimento e dei laboratori ufficiali previsti dal regolamento (UE) 2017/625.
➡️ Dove si effettuano analisi, prove e diagnosi di laboratorio nell’ambito dei controlli volti a verificare il rispetto della normativa in materia di produzione biologica ed etichettatura dei prodotti biologici.
🔴 Banca dati…
✅ Il Decreto prevede l’istituzione di una banca dati pubblica al fine di garantire la tracciabilità delle transazioni commerciali dei prodotti biologici.
🔴 Questione sanzioni…
✅ Infine il Decreto si adegua il sistema sanzionatorio per gli organismi di controllo e per gli operatori biologici, compresi i gruppi di operatori, che adottano condotte non conformi, compreso l’illecito utilizzo del termine Bio.
➡️ Le sanzioni possono arrivare fino a 24 mila euro o al 5% del fatturato.
🔴 Bio o falso Bio?
✅ Lo strumento fondamentale per riconoscere il vero Bio è senza dubbio l’etichetta che deve contenere innanzitutto il logo di produzione biologica dell’Unione europea.
➡️ La fogliolina di stelle verde.
✅ Sui prodotti biologici certificati in etichetta ci deve essere inoltre:
➡️ la scritta “da Agricoltura Biologica” seguita dal Nome dell’Organismo che esegue il controllo e il numero di autorizzazione ministeriale;
➡️ il Codice dell’azienda produttrice e Numero di autorizzazione alla stampa dell’etichetta.
✅ Attenzione alla verifica della filiera…
➡️ Altro aspetto di fondamentale e che aiuta a riconoscere un vero prodotto biologico è la verifica della filiera, ovvero il controllo di ogni stadio che va a formare il prodotto finito Bio.
🔷️ Dico per un amico…
🔴 Sicuramente i numerosi casi di falsi Bio hanno creato diffidenza nei confronti del mondo del biologico, aiutato anche dal fatto che i prodotti alimentari biologici costano mediamente di più dei prodotti industriali in vendita in un qualsiasi supermercato.
✅ Dobbiamo innanzitutto imparare a leggere l’etichetta che indica la reale provenienza del prodotto.
✅ Per quanto riguarda poi il prezzo e anche se il biologico cresce, questo non potrà mai avere gli stessi prezzi di quello convenzionale, perché produrre Bio vuol dire più manodopera e di riflesso più elevati costi di produzione.
➡️ Bene quindi il Decreto Bio, anche se un po’ in ritardo, perché i controlli sono fondamentali.
➡️ Va ricordato che l’Italia con oltre 2 milioni di ettari di coltivazioni biologiche si conferma il paese leader in Europa per superficie agricola destinata al Bio.
(by Sergio Criveller – 17/08/23)