Il 5 dicembre è stata inviata al Parlamento la Relazione del Ministro della salute contenente i dati 2022 sull’attuazione della Legge 194/78 che stabilisce norme per la tutela sociale della maternità e per l’Interruzione volontaria della gravidanza.
Nel 2022 sono aumentati del 3,2% rispetto all’anno precedente, cioè 2.008 aborti in più, per un totale di 65.661.
Ricorrono all’aborto soprattutto le donne tra i 25 e i 34 anni e tra le minorenni i numeri aumentano anche se lievemente.
🔷️ I dati vengono raccolti grazie al Sistema di sorveglianza epidemiologica delle interruzioni volontarie di gravidanza (Ivg), attivo in Italia dal 1980 e vede impegnati il Ministero della salute, l’Istituto superiore di sanità (Iss), l’Istat e le Regioni.
Ecco il testo: https://www.salute.gov.it/imgs/C_17_pubblicazioni_3493_allegato.pdf
🔴 Interruzione volontaria di gravidanza.
✅ In Italia la donna può richiedere l’aborto entro i primi 90 giorni di gestazione per motivi di salute, economici, sociali o familiari.
➡️ Dal 1978 questo intervento è regolamentato dalla Legge 194/78, che descrive con chiarezza le procedure da seguire in caso di richiesta di interruzione di gravidanza.
🔴 Nel Comunicato del 5 dicembre il Ministro della salute, Orazio Schillaci, illustra la Relazione inviata al Parlamento evidenziando i principali dati del 2022.
✅ In totale nel 2022 sono state notificate 65.661 Interruzioni volontarie della gravidanza.
➡️ Si rileva un aumento del 3,2% rispetto al 2021, in controtendenza con lo storico trend in diminuzione.
➡️ Confrontando il numero delle Interruzioni volontarie della gravidanza effettuate nel 2022 e nel 2019 (ultimo anno pre-pandemico), si osserva una riduzione del 10,3% degli aborti.
✅ Il tasso di abortività (cioè rispetto a 1.000 donne di età 15-49 anni residenti in Italia), è risultato pari a 5,6 per 1.000 nel 2022 (+ 5,1% rispetto al 2021).
➡️ Il dato italiano rimane tra i valori più bassi a livello internazionale.
✅ Il ricorso all’Interruzione volontaria della gravidanza nel 2022 è aumentato in tutte le classi di età rispetto al 2021, tranne quelle comprese tra 40 e 49 anni.
➡️ I tassi di abortività più elevati restano nelle donne di età compresa tra i 25 e i 34 anni.
✅ Tra le minorenni, il tasso di abortività per il 2022 è risultato pari a 2,2 per 1.000 donne.
➡️ Le donne di età inferiore ai 18 anni che hanno effettuato l’Interruzione volontaria della gravidanza sono state 1.861, pari complessivamente al 2,8% di tutti gli interventi praticati in Italia.
➡️ Il dato è in aumento rispetto al 2021, ma rimane costantemente inferiore a quello di altri Paesi Europei con analoghi sistemi sociosanitari.
✅ Dopo un aumento nel tempo, negli ultimi anni le Interruzioni volontarie della gravidanza tra le donne straniere hanno mostrato una tendenza alla diminuzione.
➡️ Nel 2021, ultimo anno per cui si dispone del tasso di abortività delle donne straniere, questo era pari a 12,0 per 1.000 donne, dato identico al 2020, ma in diminuzione nel tempo (era pari a 17,2 per 1.000 donne nel 2014).
➡️ Il valore si mantiene comunque più elevato rispetto a quello delle donne italiane (5,0 per 1.000 donne nel 2021).
✅ La percentuale di Interruzioni volontarie della gravidanza effettuate da donne con precedente esperienza abortiva continua a diminuire dal 2009 ed è risultata pari al 23,3% nel 2022.
➡️ L’evoluzione della percentuale di aborti ripetuti conferma che la tendenza al ricorso all’aborto nel nostro Paese è in costante diminuzione, ormai anche tra le cittadine straniere.
➡️ Il fenomeno è spiegabile presumibilmente con il maggiore e più efficace ricorso a metodi per la procreazione consapevole, alternativi all’aborto, secondo gli auspici della Legge.
✅ Anche per il 2022 risulta prevalente il ricorso al consultorio familiare per il rilascio della certificazione necessaria alla richiesta di Interruzioni volontarie della gravidanza (43,9%), rispetto agli altri servizi Medico di fiducia (19,6%), Servizio ostetrico-ginecologico (34,3%).
➡️ Il consultorio non offre solo questo servizio ma svolge un importante ruolo nella prevenzione dell’Interruzioni volontarie della gravidanza e nel supporto alle donne che decidono di interrompere la gravidanza, anche se non in maniera uniforme sul territorio.
✅ Continua ad aumentare la percentuale di interventi effettuati precocemente, quindi meno esposti a complicanze.
➡️ Il 62,3% degli interventi è stato effettuato entro le 8 settimane di gestazione (rispetto al 61,7% del 2021), il 20,6% a 9-10 settimane, il 10,8% a 11-12 settimane e il 6,4% dopo la dodicesima settimana.
✅ Il ricorso all’aborto farmacologico varia molto tra le Regioni, sia per quanto riguarda il numero di interventi sia per il numero di strutture che lo offrono.
➡️ Nel 2022, per la prima volta, le Interruzioni volontarie della gravidanza farmacologiche, effettuate con Mifepristone associato o meno a prostaglandine o con sole prostaglandine, presentano una frequenza maggiore di quelle chirurgiche effettuate con isterosuzione o raschiamento (52,0% vs. 46,6%).
✅ Per quanto attiene all’obiezione di coscienza, nel 2022 il fenomeno ha riguardato il 60,5% dei ginecologi (era il 63,6% del 2021), il 37,2% degli anestesisti e il 32,1% del personale non medico.
➡️ Si rilevano ampie variazioni regionali per tutte e tre le categorie.
🔷️ Dico per un amico…
🔴 Passate a far visita ad un qualsiasi Centro di aiuto alla vita…
✅ A Treviso è in via Pinelli e ci sono 90 volontarie che seguono ogni giorno oltre 300 donne che hanno deciso, spesso da sole, di non abortire.
➡️ Una alternativa all’aborto c’è sempre, per il bene della donna, per il bene del bimbo, per il bene di tutti noi…
(by Sergio Criveller – 13/12/24)