Un giro in moto al giorno toglie il medico di torno?

La mototerapia è legge, infatti dopo il voto alla Camera dei deputati del 21 febbraio 2024 anche il Senato della Repubblica, lo scorso 20 novembre 2024, ha approvato in via definitiva la norma che riconosce la mototerapia quale “terapia complementare per rendere più positiva l’esperienza dell’ospedalizzazione, per contribuire al percorso riabilitativo dei pazienti e per accrescere l’autonomia, il benessere psico-fisico e l’inclusione dei bambini, dei ragazzi e degli adulti con disabilità”.
Ma c’è anche chi ha delle perplessità.

🔷️ Il Ministro per le Disabilità Alessandra Locatelli: “Sono convinta che la cura passi certamente dalle terapie, dai medici, dagli ospedali ma che spesso sia indispensabile anche un sostegno emotivo, momenti relazionali e umani che devono far superare la solitudine e assicurare alla persona maggiore dignità per poter affrontare sfide che sono molto complesse e talvolta molto dolorose”.
Roberto Speziale presidente Anffas: “Questa ed altre attività ricreative sono preziosissime, ma per renderle prescrivibili è necessario avere delle evidenze scientifiche, che oggi non ci sono”.

🔴 Il riconoscimento della mototerapia è legge.
✅ Il concetto di salute già da anni si è evoluto, ha detto il Ministro per le Disabilità Alessandra Locatelli, superando le negatività collegate allo stigma della malattia, e ha posto al centro dei percorsi di cura e di riabilitazione la persona nella sua interezza e unicità.
➡️ L’umanizzazione delle cure significa promozione di luoghi di cura più adeguati alla persona, dignità della vita e qualità dell’assistenza, e le terapie complementari, che si affiancano a quelle convenzionali, senza mai sostituirle, vanno esattamente in questa direzione.
✅ Sono convinta, ha detto ancora il Ministro Locatelli, che la cura passi certamente dalle terapie, dai medici, dagli ospedali ma che spesso sia indispensabile anche un sostegno emotivo, momenti relazionali e umani che devono far superare la solitudine e assicurare alla persona maggiore dignità per poter affrontare sfide che sono molto complesse e talvolta molto dolorose.
➡️ Questo provvedimento inaugura un modello di approccio importante per il riconoscimento anche delle altre terapie complementari quali musicoterapia, arte terapia, clown terapia, terapia con gli animali, che tutti conoscono e che già da tempo affiancano e supportano ospedali, strutture socio sanitarie e altre realtà, ha concluso il Ministro Locatelli.
🔴 L’arricchimento, ha detto il Presidente nazionale Anffas Roberto Speziale, che attività come la mototerapia possono portare nelle vite delle persone con disabilità o malattie, sono tutte cose meritevoli e preziosissime.
✅ Ma riconoscerla per legge come terapia, continua il Presidente dell’associazione disabili, seppur complementare, significa aprire la strada alla prescrivibilità della mototerapia e in futuro di altre attività ludico-ricreative e questo mi pare un po’ sopra le righe e su questo punto abbiamo delle perplessità.
➡️ Pensiamo che per rendere qualcosa prescrivibile come terapia sia necessario avere delle evidenze scientifiche, che oggi non ci sono, ha concluso il Presidente Anffas Speziale.

🔷️ Dico per un amico…
🔴 Questa cosa della mototerapia fa molto discutere e pensare di andare in farmacia a prenotare un’ora di guida con la moto fa evidentemente un po’ sorridere.
✅ Le perplessità del Presidente Anffas sono condivisibili, ma è anche vero che vedere la gioia, l’emozione, la felicità negli occhi dei ragazzi disabili non ha prezzo…
➡️ Comunque all’amico piace ritornare sulle tempistiche della Legge sulla mototerapia che è stata votata alla Camera dei deputati il 21 febbraio e al Senato il 20 novembre, 272 giorni pur andando in moto… e se si votava per la camminoterapia?

(by Sergio Criveller – 28/11/24)