Lo ha detto il Viceministro all’Ambiente e sicurezza energetica, Vannia Gava, in apertura del convegno “Comunità energetiche e cittadini: stato dell’arte, opportunità e sostenibilità”, organizzato nel fine settimana a Roma.
🔷️ Intanto si è capito il perché di tanto ritardo, sono mesi infatti che aspettiamo il Decreto: c’è la questione aiuto di stato e quindi la necessità di un confronto con la Commissione europea.
🔴 Alcuni passaggi dell’intervento di Gava…
✅ Finalmente ci siamo.
✅ Il Decreto attuativo delle Comunità energetiche rinnovabili è quasi pronto e sarà pubblicato nelle prossime settimane.
✅ Il percorso è stato articolato poiché è stata necessaria una lunga consultazione con Arera, l’Autorità di regolazione per energia reti e ambiente, oltre ad un partecipato confronto pubblico conclusosi nel dicembre scorso.
➡️ Ma posso dire oggi con ottimismo e soddisfazione che a brevissimo entrerà in vigore il Decreto ministeriale.
🔴 Gava richiama la questione degli aiuti di stato…
✅ C’è voluto tempo anche perché i nuovi contributi, configurandosi come aiuti di Stato, richiedono che la pubblicazione del Decreto attuativo sia subordinata a un passaggio in Commissione europea.
✅ Abbiamo anche lavorato sul fronte Pnrr che destina 2,2 miliardi alla realizzazione di Cer nei piccoli Comuni sotto i 5 mila abitanti.
✅ Il Governo si è infatti adoperato in sede Europea affinché gli originali fondi a prestito venissero trasformati in risorse a fondo perduto.
➡️ Rendendo così la misura più attrattiva per le Amministrazioni locali.
🔴 Anche il Ministro dell’Ambiente e sicurezza energetica, Gilberto Pichetto, è intervenuto…
✅ Dobbiamo far crescere le rinnovabili e con il sole e il vento possiamo ribaltare il rapporto che vede oggi due terzi dell’energia prodotta con fonti fossili.
✅ Lo scopo fondamentale è liberalizzare la produzione di energia rendendo coscienti gruppi di persone che produrre energia può rendere un contributo al Paese e a sé stessi, alla propria famiglia e impresa, perché grazie all’autoproduzione abbiamo un prezzo più basso.
🔷️ Ricordiamo cos’è e come funziona una Comunità energetiche rinnovabile (Cer)…
🔴 Persone fisiche, enti privati o pubblici, piccole e medie imprese ubicati all’interno di una Cabina elettrica primaria possono dar vita ad una Comunità energetica.
✅ I soggetti al tempo stesso possono essere produttori e consumatori di energia o anche solo consumatori.
🔴 Una volta installato e messo in funzione l’impianto, la comunità può fare istanza, al Gestore dei servizi energetici (Gse) per ottenere gli incentivi per l’energia condivisa.
✅ Gli incentivi non sono su tutta l’energia prodotta ma solo su quella condivisa all’interno della comunità, cioè su quella consumata dai membri nella stessa fascia oraria di produzione, ecco perché si parla di consumo istantaneo.
➡️ In questo modo si minimizza lo sbilanciamento sulla rete.
🔴 E l’energia eccedente?
✅ Questa può essere ceduta nuovamente al Gse oppure può essere immagazzinata in sistemi di accumulo per essere poi utilizzata quando, per esempio, il sole non c’è.
🔴 La Comunità energetica crea benefici economici.
✅ Grazie agli incentivi derivanti dall’energia prodotta e consumata, si creano risorse da redistribuire o investire.
🔴 La Comunità energetica fa bene all’ambiente.
✅ Si limita di produrre energia da fonti fossili.
🔴 La Comunità energetica crea comunità.
✅ Si stimola l’aggregazione sociale sul territorio.
🔴 La Comunità energetica fa del bene.
✅ Si possono sostenere le famiglie che non riescono a pagare le bollette…
(by Sergio Criveller – 23/01/23)