E’ legge l’arresto in flagranza differita per le aggressioni al personale sanitario.
Il Consiglio dei Ministri, di venerdì 27 settembre, ha approvato un Decreto legge che introduce misure urgenti per contrastare i fenomeni di violenza nei confronti dei professionisti sanitari, socio-sanitari, ausiliari e di assistenza e cura nell’esercizio delle loro funzioni nonché di danneggiamento dei beni destinati all’assistenza sanitaria.
🔷️ Il Decreto rende immediatamente applicabile l’arresto obbligatorio in flagranza, anche “differito”, ossia nelle 48 ore successive alle aggressioni inequivocabilmente provate da documentazione videofotografica.
🔴 Il Decreto legge prevede il carcere da 1 a 5 anni e multe fino a 10 mila euro, oltre all’arresto obbligatorio in flagranza.
✅ Nel Comunicato del Governo, uscito al termine del Consiglio dei Ministri, si legge che il Decreto introduce il reato di danneggiamento commesso all’interno o nelle pertinenze di strutture sanitarie o socio-sanitarie residenziali o semiresidenziali, pubbliche o private, con violenza alla persona o con minaccia o nell’atto del compimento del reato di lesioni personali.
➡️ Allo stesso modo, l’arresto in flagranza viene esteso a chi commette il reato di lesioni personali a personale esercente una professione sanitaria o socio-sanitaria e a chiunque svolga attività ausiliarie ad essa funzionali.
✅ Infine, si legge sempre nel Comunicato del Governo, si prevede l’arresto in flagranza differita per:
➡️ i delitti non colposi per i quali è previsto l’arresto in flagranza, commessi all’interno o nelle pertinenze delle strutture sanitarie o socio-sanitarie residenziali o semiresidenziali, pubbliche o private, in danno di persone esercenti una professione sanitaria o socio-sanitaria e ad esse ausiliarie nell’esercizio o a causa delle funzioni o del servizio;
➡️ i delitti commessi su cose destinate al servizio sanitario o socio-sanitario o presenti nelle suddette strutture.
✅ Ai fini dell’arresto “in flagranza differita”, conclude il Comunicato del Governo, è necessario che sia attestata, in modo inequivocabile, la realizzazione della condotta criminosa e che l’arresto sia compiuto non oltre il tempo necessario alla identificazione del soggetto e, comunque, entro le 48 ore dal fatto.
🔴 Alcuni numeri dell’Osservatorio nazionale sulla sicurezza degli esercenti le professioni sanitarie e socio-sanitarie (Onseps), dati del 2023.
✅ La professione più colpita è quella degli infermieri, seguita dai medici e dagli operatori socio-sanitari e due terzi delle persone aggredite sono donne.
➡️ Gli ambienti più rischiosi sono i pronto soccorso, le aree di degenza, i servizi psichiatrici e gli ambulatori.
✅ I principali aggressori sono i pazienti il 69%, contro il 28% di parenti.
➡️ Il 68% delle aggressioni è di tipo verbale, il 26% fisico e il 6% contro beni di proprietà.
🔴 Il Ministro della Salute, Orazio Schillaci…
✅ Oggi abbiamo dato una risposta concreta a tutela di medici, infermieri e di tutti gli operatori sanitari e sociosanitari, e con l’approvazione del Decreto legge sulle aggressioni, è immediatamente applicabile l’arresto in flagranza di reato anche differita per chi aggredisce un operatore sanitario.
➡️ Abbiamo mantenuto, ha detto ancora il Ministro Schillaci, un impegno preso con chi ogni giorno si dedica con competenza e dedizione alla cura dei cittadini e non merita di essere oggetto di violenza.
🔷️ Dico per un amico…
🔴 Certo che le violenze nei confronti di donne e uomini che lavorano negli ospedali, come alla distruzione di pronto soccorso o reparti è pura follia.
✅ Bene quindi questo Decreto che inasprisce le pene.
➡️ I medici e infermieri non si toccano, punto.
(by Sergio Criveller – 01/10/24)