Si ritorna in miniera!

Il Consiglio dei Ministri, del 20 giugno scorso, ha approvato un Decreto legge che introduce disposizioni urgenti sulle materie prime critiche di interesse strategico.
Le materie prime più importanti dal punto di vista economico e che presentano un elevato rischio in termini di approvvigionamento sono definite “materie prime critiche”: litio, nickel, cobalto, manganese, grafite…
Sono strategiche perché sono ovunque: telefonini, lampade, hard disk, pannelli fotovoltaici, batterie, apparecchiature mediche, aerei…

🔷️ Decreto approvato intende adeguare l’ordinamento nazionale alle disposizioni del regolamento dell’Unione europea n. 2024/1252 che istituisce un quadro atto a garantire un approvvigionamento sicuro e sostenibile di materie prime critiche.
Secondo l’Unione europea sono definiti critici tutti gli elementi che hanno applicazioni fondamentali nell’ambito tecnologico o sono essenziali nella transizione tecnologica, e il cui approvvigionamento può essere a rischio.

🔴 Le materie prime critiche sono fondamentali e hanno utilizzi svariati che ne testimoniano l’importanza strategica.
✅ Costituiscono magneti permanenti, sensori elettrici, convertitori catalitici indispensabili per la produzione di tecnologie green come turbine eoliche e pannelli fotovoltaici.
✅ Allo stesso tempo, servono per il settore dell’elettronica, smartphone, lampade, hard disk dei computer, al settore della difesa e a quello aerospaziale.
➡️ Ma sono anche alla base di fibre ottiche e laser, di molte apparecchiature mediche, nelle batterie per le auto elettriche.
🔴 Quali sono quindi queste materie prime critiche?
✅ Nel Regolamento dell’Unione europea le “materie prime critiche” sono 34:
➡️ antimonio, arsenico, bauxite, barite, berillio, bismuto, boro, cobalto, carboni da coke, rame, feldspato, fluorite, gallio, germanio, afnio, elio, elementi delle terre rare pesanti, elementi delle terre rare leggere, litio, magnesio, manganese, grafite naturale, nichel, niobio, fosforite, fosforo, metalli del gruppo del platino, scandio, silicio metallico, stronzio, tantalo, titanio metallico, tungsteno, vanadio.
✅ Di queste materie prime “critiche”, 16 sono considerate “strategiche”.
➡️ Si tratta di bismuto, boro-grado metallurgico, cobalto, rame, gallio, germanio, litio, magnesio metallico, manganese, grafite naturale, nichel, metalli del gruppo del platino, elementi delle terre rare per magneti (Nd, Pr, Tb, Dy, Gd, Sm, e Ce), silicio metallico, titanio metallico e tungsteno.
🔴 Dove sono i giacimenti in Italia e cosa hanno?
✅ In Friuli si trova il cobalto, in Veneto il magnesio e il rame, in Trentino sono stati trovati cobalto, manganese, magnesio, barite, rame.
➡️ In Lombardia rame, barite, cobalto, berillio e in Piemonte ci sono cobalto, grafite e manganese.
✅ La Liguria possiede il maggior giacimento italiano di titanio, sui monti del parco del Beigua, fra Genova e Savona, oltre a rame, grafite, manganese e barite, la Toscana è ricca di rame, antimonio, manganese e magnesio.
➡️ Nel Lazio ci sono alcuni giacimenti di cobalto, di manganese e di barite che c’è anche in Sardegna, insieme al rame e all’antimonio.
✅ In Abruzzo ci sono diversi giacimenti di bauxite e uno di manganese e in Campagna si trova bauxite.
➡️ In Calabria si segnalano manganese, barite e grafite, in Sicilia antimonio e manganese.
🔴 Il Decreto approvato indica nuove direttive per chi lavora con le materie prime strategiche.
✅ Si individua il percorso per il rilascio delle autorizzazioni all’estrazione, al riciclaggio o alla trasformazione di materie prime critiche strategiche.
➡️ Il termine massimo di rilascio di tali titoli abilitativi è di 18 mesi per l’estrazione e di 10 mesi per il riciclaggio o la trasformazione.
✅ Si istituisce presso il Ministero delle imprese e del Made in Italy il Comitato tecnico per le materie prime critiche e strategiche, con i seguenti compiti:
➡️ monitoraggio economico, tecnico e strategico delle catene di approvvigionamento di materie prime critiche e strategiche e delle esigenze di approvvigionamento delle aziende;
➡️ coordinamento e monitoraggio del livello delle eventuali scorte disponibili per ciascuna materia prima strategica a livello aggregato, e del relativo livello di sicurezza.
✅ Si affida all’Ispra, Servizio geologico d’Italia, il compito di elaborare il Programma nazionale di esplorazione nel quale sono riportati:
➡️ la mappatura dei minerali;
➡️ le campagne geotermiche;
➡️ le indagini geognostiche;
➡️ l’elaborazione dei dati acquisiti mediante esplorazione generale.
🔴 Misure di accelerazione e semplificazione della ricerca di materie prime critiche.
✅ Si attribuiscono all’Ispra e alla Sovrintendenza territorialmente competente le funzioni di vigilanza e controllo sui progetti di ricerca strategici e sul rispetto dei requisiti previsti.
➡️ Inoltre il potere di disporre l’interruzione del permesso di ricerca in caso di accertamento di irregolarità nell’effettuazione delle ricerche.
🔴 Recupero di risorse minerarie dai rifiuti estrattivi.
✅ Il Decreto introduce il “Piano di recupero di materie prime dai rifiuti di estrazione storici”, prevedendo, tra l’altro, che:
➡️ l’estrazione di sostanze minerali nelle strutture di deposito di rifiuti estrattivi, chiuse o abbandonate, per le quali non è più vigente il titolo minerario, possa essere concessa solo a seguito dell’elaborazione, da parte dell’aspirante concessionario, di uno specifico “Piano di recupero” che dimostri la sostenibilità economica ed ambientale dell’intero ciclo di vita;
➡️ nei siti contaminati già oggetto di procedimento di bonifica, il Piano debba essere valutato in coerenza con il progetto di bonifica;
➡️ in relazione alle strutture di deposito censite come potenzialmente contaminate, il Piano debba indicare gli interventi necessari a contenere l’eventuale diffusione di sostanze inquinanti.

🔷️ Dico per un amico…
🔴 Le miniere italiane delle materie prime critiche sono state abbandonate nei decenni scorsi perché era più conveniente importare questi minerali dall’estero.
✅ Ora per Decreto si riaprono o si cercano di nuove, in pratica si ritorna in miniera.
➡️ Ma chi ci andrà a lavorare? Forse gli stessi che raccolgono i pomodori…

(by Sergio Criveller – 25/06/24)