Mattarella: uniti siamo forti

Bisogna creare una cultura della pace.
Giovani l’amore non è possesso.
I tempi delle liste d’attesa in sanità sono inaccettabilmente lunghi.
I costi degli alloggi universitari sono improponibili per moltissime famiglie. 

🔷️ Di seguito una sintesi del discorso di fine anno del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella.
E per chi non ama le sintesi:
https://www.quirinale.it/elementi/103892

🔴 Giorni positivi e rassicuranti.
✅ Nella consueta speranza che si aprano giorni positivi e rassicuranti, naturalmente, non possiamo distogliere il pensiero da quanto avviene intorno a noi.
➡️ Avvertiamo angoscia per la violenza cui assistiamo tra gli Stati, nella società, nelle strade, nelle scene di vita quotidiana.
🔴 La violenza delle guerre.
✅ Le devastazioni che vediamo nell’Ucraina, invasa dalla Russia, per sottometterla e annetterla.
✅ L’orribile ferocia terroristica del 7 ottobre scorso di Hamas contro centinaia di inermi bambini, donne, uomini, anziani d’Israele.
➡️ Ignobile oltre ogni termine, nella sua disumanità.
✅ La reazione del Governo israeliano, con un’azione militare che provoca migliaia di vittime civili e costringe, a Gaza, moltitudini di persone ad abbandonare le proprie case, respinti da tutti.
➡️ La guerra, ogni guerra, genera odio.
🔴 Fare spazio alla cultura della pace.
✅ E’ indispensabile fare spazio alla cultura della pace, alla mentalità di pace.
➡️ Parlare di pace, oggi, non è astratto buonismo.
✅ Perseguire la pace vuol dire respingere la logica di una competizione permanente tra gli Stati, che mette a rischio le sorti dei rispettivi popoli.
➡️ E mina alle basi una società fondata sul rispetto delle persone.
🔴 Costruire la pace.
✅ Per conseguire la pace non è sufficiente far tacere le armi.
➡️ Costruirla significa, prima di tutto, educare alla pace.
✅ Coltivarne la cultura nel sentimento delle nuove generazioni.
➡️ Nei gesti della vita di ogni giorno, nel linguaggio che si adopera.
🔴 L’amore non è egoismo, possesso.
✅ Cari ragazzi, ve lo dico con parole semplici, l’amore non è egoismo, possesso, dominio, malinteso orgoglio.
➡️ L’amore, quello vero, è ben più che rispetto, è dono, gratuità, sensibilità.
🔴 Lavoro che manca, sottopagato e con tante vittime.
✅ Il lavoro che manca, pur in presenza di un significativo aumento dell’occupazione.
➡️ Quello sottopagato, quello, sovente, non in linea con le proprie aspettative e con gli studi seguiti.
✅ Il lavoro, a condizioni inique, e di scarsa sicurezza.
➡️ Con tante, inammissibili, vittime.
🔴 Le liste d’attesa.
✅ Le difficoltà che si incontrano nel diritto alle cure sanitarie per tutti.
➡️ Con liste d’attesa per visite ed esami, in tempi inaccettabilmente lunghi.
🔴 I diritti umani sono nati prima dello Stato.
✅ Quando la nostra Costituzione parla di diritti, usa il verbo “riconoscere”.
➡️ Significa che i diritti umani sono nati prima dello Stato.
✅ Ci sono tante persone che vivono una condizione di estrema vulnerabilità e fragilità.
➡️ Abbiamo una società pervasa da quella “cultura dello scarto”, così efficacemente definita da Papa Francesco.
🔴 Ascoltare gli anziani.
✅ Si ha sempre bisogno della saggezza e dell’esperienza, e di manifestare rispetto e riconoscenza per le generazioni precedenti.
➡️ Che, con il lavoro e l’impegno, hanno contribuito alla crescita dell’Italia.
🔴 I giovani vanno aiutati a realizzarsi.
✅ Bisogna prestare attenzione alle esigenze dei giovani studenti, che vanno aiutati a realizzarsi.
➡️ Il cui diritto allo studio incontra, nei fatti, ostacoli.
✅ A cominciare dai costi di alloggio nelle grandi città universitarie, improponibili per la maggior parte delle famiglie.
🔴 L’intelligenza artificiale che si autoalimenta.
✅ La tecnologia ha sempre cambiato gli assetti economici e sociali.
➡️ Adesso, con l’intelligenza artificiale che si autoalimenta, si sta generando un progresso inarrestabile.
✅ Progresso destinato a modificare profondamente le nostre abitudini professionali, sociali, relazionali, e ci troviamo nel mezzo di quello che verrà ricordato come il grande balzo storico dell’inizio del terzo millennio.
➡️ Dobbiamo fare in modo che la rivoluzione che stiamo vivendo resti umana.
🔴 La democrazia è fatta di esercizio di libertà.
✅ Viviamo, quindi, un passaggio epocale, possiamo dare tutti qualcosa alla nostra Italia, qualcosa di importante.
➡️ Con la partecipazione attiva alla vita civile, a partire dall’esercizio del diritto di voto.
✅ La democrazia è fatta di esercizio di libertà, non rispondere a un sondaggio, o stare sui social.
➡️ Libertà indipendente dai gestori di intelligenza artificiale o di potere, che pretendono di orientare il pubblico sentimento.
🔴 Partecipare alla vita e alle scelte della comunità è un diritto di libertà. 
✅ Non dobbiamo farci vincere dalla rassegnazione, o dall’indifferenza.
➡️ Non dobbiamo chiuderci in noi stessi per timore che le impetuose novità che abbiamo davanti portino soltanto pericoli.
✅ Prima che un dovere, partecipare alla vita e alle scelte della comunità è un diritto di libertà, anche un diritto al futuro.
➡️ Partecipare significa farsi carico della propria comunità.
🔴 La forza della Repubblica è la sua unità. 
✅ L’unità non come risultato di un potere che si impone, ma un modo di essere, di intendere la comunità nazionale.
➡️ E’ uno stato d’animo, un atteggiamento che accomuna, perché si riconosce nei valori fondanti della nostra civiltà: solidarietà, libertà, uguaglianza, giustizia, pace.
🔴 Uniti siamo forti.
✅ Questi valori li ho visti testimoniati da tanti nostri concittadini.
➡️ Li ho incontrati nella composta pietà della gente di Cutro.
➡️ Li ho riconosciuti nella operosa solidarietà dei ragazzi di tutta Italia che, sui luoghi devastati dall’alluvione, spalavano il fango e cantavano Romagna mia.
➡️ Li ho letti negli occhi e nei sorrisi, dei ragazzi con autismo che lavorano con entusiasmo a Pizza aut.
➡️ Li ho visti a Casal di Principe, dove i beni confiscati alla camorra sono diventati strumenti di riscatto civile, di impresa sociale, di diffusione della cultura, tenendo viva la lezione di legalità di don Diana.
➡️ Li ho visti nel radunarsi spontaneo di tante ragazze, dopo i terribili episodi di brutalità sulle donne, con l’intento di dire basta alla violenza, e di ribellarsi a una mentalità di sopraffazione.
➡️ Li vedo nell’impegno e nella determinazione di donne e uomini in divisa, che operano per la nostra sicurezza, in Italia e all’estero.
➡️ Li vedo nella passione civile di persone che, lontano dai riflettori della notorietà, lavorano per dare speranza e dignità a chi è in carcere.
✅ Uniti siamo forti.

(by Sergio Criveller – 01/01/24)