Stiamo parlando del meccanismo di remunerazione dell’energia elettrica prodotta dai panelli fotovoltaici, e non solo.
Con la Deliberazione n. 457/2024/R di fine anno 2024, l’Autorità di regolazione per energia, reti e ambiente (Arera) ha stabilito la graduale uscita dal regime di Scambio sul Posto (Ssp), con l’obiettivo di facilitare la transizione graduale verso altri meccanismi di remunerazione dell’energia elettrica come il regime di Ritiro dedicato (Rid).
🔷️ Lo Scambio sul posto è una sorta di compensazione a “bilanciamento” tra l’energia prelevata e quella immessa in rete.
Il Ritiro dedicato è una vera e propria vendita dell’energia prodotta in eccesso dall’impianto e ceduta in rete, ad un prezzo stabilito.
🔴 Come funziona lo Scambio sul posto?
✅ L’energia immessa viene quindi valorizzata dal Gestore dei servizi energetici (Gse) che determina un credito in euro, denominato contributo in Conto scambio (Cs).
➡️ Tale credito andrà a compensare e rimborsare la tariffa spesa dall’utente per l’energia che invece è stata prelevata dalla rete e pagata in bolletta.
🔴 Invece il Ritiro dedicato come funziona?
✅ Questo regime, disciplinato dalla deliberazione 280/07, consente ai produttori di energia di vendere al Gse l’energia immessa in rete, che viene successivamente valorizzata sul mercato energetico.
➡️ Tale sistema permette ai produttori di ricevere un compenso basato sul prezzo zonale orario, variabile in funzione della domanda e offerta di energia nella specifica area geografica.
🔷️ Dico per un amico…
🔴 Il passaggio da Scambio a Ritiro ci fa ricordare il valore delle Comunità energetica rinnovabili (Cer).
✅ Cer significa sostanzialmente riuscire a coinvolgere produttori e consumatori di energia elettrica all’interno della stessa Cabina primaria per un fine sociale e ambientale.
➡️ Partecipare a una Cer (… magari della Diocesi) fa bene alla salute, fa bene all’ambiente, fa bene alla solidarietà, fa bene alla partecipazione, fa bene e basta.
(by Sergio Criveller – 21/01/25)