Rifarsi naso e labbra conviene

L’Agenzia delle entrate con la risposta n. 211 di fine ottobre, richiamando le modifiche apportate dal Decreto semplificazioni, conferma che le prestazioni fatturate da anestesisti sono senza Iva anche per gli interventi di chirurgia plastica in quanto dirette comunque alla cura e alla salute delle persone.

🔷️ La questione era stata sollevata da una struttura sanitaria privata non convenzionata che ha chiesto la corretta aliquota Iva per tutta una serie di prestazioni sanitarie come previsto dall’articolo 18 del Dl n. 73/2022.

🔴 La struttura sanitaria ha chiesto all’Agenzia delle entrate quale aliquota Iva è da applicare.
✅ Per le prestazioni degli anestesisti effettuate nell’ambito della chirurgia plastica sia per finalità curative che estetiche.
➡️ Inoltre che Iva per l’affitto della sala operatoria e la camera per il postoperatorio.
🔴 L’Agenzia delle entrate con la risposta n. 211 del 28 ottobre, evidenzia che l’esenzione dell’Iva si applica alle prestazioni sanitarie di chirurgia estetica rese alla persona volte a diagnosticare o curare malattie o problemi di salute, solo a condizione che tali finalità terapeutiche risultino da apposita attestazione medica.
✅ Inoltre per i servizi effettuati dagli anestesisti nell’ambito di interventi di chirurgia estetica, l’Agenzia delle entrate ritiene applicabile il regime di esenzione in quanto si tratta di prestazioni aventi finalità terapeutiche e di tutela della salute anche nel caso in cui l’intervento è effettuato per motivi estetici.
➡️ Invece Iva al 10% per l’affitto della sala operatoria per gli interventi chirurgici eseguiti in regime privatistico e l’utilizzo della camera nella fase postoperatoria, essendo l’istante una clinica privata non convenzionata.

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✅ Magari con un bel faccino tutto nuovo.
➡️ E vai…

(by Sergio Criveller – 06/11/24)