Codice dei contratti pubblici, si cambia ancora

Il Consiglio dei Ministri, di lunedì 21 ottobre 2024, ha approvato un Decreto legislativo che introduce disposizioni integrative e correttive al decreto legislativo 31 marzo 2023, n. 36, cioè il Codice dei contratti pubblici.
Un Decreto a sostegno degli investimenti pubblici, con un focus su alcuni macro-temi principali, tra cui equo compenso, tutele lavoristiche, digitalizzazione e revisione prezzi.

🔷️ Il testo mira a razionalizzare e semplificare la disciplina del codice dei contratti pubblici, risolvendo alcune criticità emerse in sede di applicazione, tenuto conto delle principali esigenze rappresentate dai soggetti coinvolti e delle richieste, presentate in sede europea, di modifica e integrazione di alcuni istituti giuridici.
Di seguito una sintesi dei punti salienti del Decreto correttivo.

🔴 Equo compenso.
✅ Vengono introdotti due meccanismi per garantire i principi dell’equo compenso al settore dei contratti pubblici.
➡️ Si chiariscono i termini di applicabilità della legge sull’equo compenso in modo da operare un bilanciamento tra tutti gli interessi.
🔴 Tutele lavoristiche.
✅ E’ confermata l’applicazione di un unico contratto collettivo nel bando di gara.
➡️ Ci saranno nuove linee guida per consentire alle stazioni appaltanti di individuare correttamente il contratto applicabile e per calcolare l’equipollenza delle tutele in caso di ricorso ad un diverso contratto.
🔴 Revisione prezzi.
✅ Si chiarisce il rapporto tra revisione prezzi e principio dell’equilibrio contrattuale.
➡️ Si introduce inoltre un nuovo allegato per attuare le clausole di revisione dei prezzi sia nel settore lavori che nel settore servizi e forniture in maniera omogenea e con tempi certi.
🔴 Incentivi al Responsabile unico del procedimento (Rup).
✅ Esteso l’incentivo tecnico anche ai dirigenti Responsabili del procedimento.
➡️ Superando la precedente limitazione.
🔴 Consorzi.
✅ Razionalizzata la disciplina dei consorzi per evitare distorsioni nelle gare.
➡️ Omogeneizzare la disciplina applicabile ai diversi tipi di consorzi stabili e favorire la competitività.
🔴 Piccole medie imprese (Pmi).
✅ Introdotte misure per facilitare la partecipazione delle Pmi.
➡️ Sia con contratti riservati sotto la soglia europea, sia con una soglia di subappalto del 20% dedicata.
🔴 Finanza di progetto.
✅ Mantenuta la prelazione per il promotore, con una procedura di gara articolata in due fasi.
➡️ Così da garantire trasparenza e competitività.
🔴 Esecuzione contratti.
✅ Rafforzate le premialità e le penali per accelerare l’esecuzione delle opere.
➡️ Tipizzate le varianti, per creare certezza sulla fase di esecuzione.
🔴 Progettazione digitale.
✅ Innalzata la soglia da 1 milione a 2 milioni di euro per la progettazione in modalità digitale.
➡️ Questo obbligo scatta dal 1° gennaio 2025.
🔴 Qualificazione delle stazioni appaltanti.
✅ Si apre il sistema di qualificazione, con incentivi alla qualificazione dei soggetti oggi non qualificati, nonché alla specializzazione dei soggetti aggregatori.
➡️ Si parte anche con la qualificazione per l’esecuzione, attraverso meccanismi incentivanti che puntano sulla formazione.

🔷️ Dico per un amico…
🔴 Apprezzamento al Decreto è arrivato dai Consigli nazionali degli architetti, ingegneri e dei geometri.
✅ Ma anche qualche criticità soprattutto la mancata stretta all’applicazione del subappalto a cascata.
➡️ Ho il lavoro, ma lo passo a un altro, che lo passa a un altro ancora, ed è qui che nasce lo sfruttamento senza controllo…

(by Sergio Criveller – 25/10/24)