L’ambiente da salvare ora anche per Decreto

Il Consiglio dei Ministri, di giovedì 10 ottobre, ha approvato un Decreto legge che introduce disposizioni urgenti per la tutela ambientale del Paese, la razionalizzazione dei procedimenti di valutazione e autorizzazione ambientale, l’attuazione di interventi in materia di bonifiche e dissesto idrogeologico.

🔷️ Semplifichiamo le procedure autorizzative, ha detto il Sottosegretario al Ministero dell’ambiente Vannia Gava, rafforziamo gli approvvigionamenti nazionali, promuoviamo l’economia circolare facilitando il lavoro delle imprese e mettiamo in sicurezza il territorio da siccità e alluvioni.

🔴 Questo Decreto, ha detto il  Ministro dell’ambiente Gilberto Pichetto, porta chiarezza e regole più semplici in settori fondamentali per la transizione.
✅ E’ un testo che tiene insieme la primaria esigenza di tutela ambientale con il bisogno di liberare, valorizzandole, grandi energie e buone pratiche esistenti in Italia.
➡️ Più rinnovabili, ma via libera anche a tutte le fonti di energia pulita in grado di contribuire agli obiettivi di decarbonizzazione e sicurezza energetica del Paese, ha detto ancora il Ministro Pichetto.
🔴 Un Decreto ambiente per semplificare i procedimenti sulle valutazioni ambientali, per dare impulso alle bonifiche e il contrasto al dissesto idrogeologico e rafforzare la tutela delle acque ha detto il Ministro Pichetto.
✅ Il Decreto vuole che ambiente, imprese e sviluppo economico camminano insieme, prevedendo in pratica norme volte a:
➡️ assicurare il rispetto delle scadenze per la realizzazione degli obiettivi di decarbonizzazione, diffusione delle energie rinnovabili e sicurezza energetica previste dal Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) e dal Piano energia e clima (Pniec);
➡️ garantire certezza del quadro normativo per il settore della ricerca e della produzione di idrocarburi, coniugando la sicurezza degli approvvigionamenti con la tutela ambientale;
➡️ rendere più effettive la tutela del suolo e la lotta al dissesto idrogeologico, con il rafforzamento dei poteri dei Presidenti di Regione in qualità di Commissari, l’introduzione di un meccanismo di revoca delle risorse per gli interventi finanziati col fondo progettazione che non abbiano conseguito un determinato livello di progettualità, la programmazione e il monitoraggio degli interventi, che garantiscano l’interoperabilità tra le banche dati esistenti;
➡️ prevenire i fenomeni siccitosi, attraverso il rafforzamento delle buone pratiche del riuso, con l’introduzione della definizione di “acque affinate”, che possono contribuire al ravvenamento o accrescimento dei corpi idrici sotterranei;
➡️ assicurare l’adempimento degli obblighi relativi alla responsabilità estesa del produttore per il commercio elettronico mediante piattaforme di e-commerce;
➡️ promuovere l’economia circolare, attraverso la previsione di una maggiore cura e manutenzione del paesaggio e verde pubblico, la semplificazione nell’individuazione del Responsabile tecnico gestione rifiuti delle piccole imprese, che consenta di trovare la figura professionale senza aggravi economici per le aziende, e il rafforzamento dell’Albo dei Gestori ambientali, che avrà più ampia rappresentanza delle categorie interessate;
➡️ assicurare la completezza del quadro tecnico conoscitivo degli interventi in materia di difesa del suolo e di mitigazione del dissesto idrogeologico, mediante il relativo censimento e monitoraggio.

🔷️ Dico per un amico…
🔴 Il Decreto parla di cura e manutenzione del paesaggio e verde pubblico.
✅ L’erba nei fossi lungo le strade, prima o poi (tanto poi), viene anche tagliata ma non viene però mai raccolta.
➡️ Questo crea intasamento, fossi che si riempiono e pericolo straripamenti… bene il Decreto salva ambiente, ma ora servirà anche un Decreto “pulizia dei fossi e come tagliare l’erba”.

(by Sergio Criveller – 14/10/24)