Se il commercialista sbaglia è colpa del cliente

La Corte di Cassazione, con l’Ordinanza n. 25158 del 19 settembre 2024, afferma che non può ritenersi esente da responsabilità il contribuente che non abbia in concreto vigilato sul professionista a cui ha affidato le proprie incombenze fiscali.
In pratica se il commercialista sbaglia, spetta al cliente il compito di vigilare, a meno che non riesca a dimostrare la sua ignoranza abissale.

🔷️ Per poter escludere la propria responsabilità, la Cassazione dice che il contribuente deve quindi fornire la prova concreta dell’assenza assoluta di colpa, dimostrando di versare in stato di ignoranza incolpevole.

🔴 Il caso di un piccolo imprenditore…
✅ L’Agenzia delle entrate ha emesso nei confronti di un contribuente, titolare di un’impresa individuale, un avviso di accertamento con il quale, a seguito di omessa dichiarazione dei redditi e quindi di Irpef, Irap e Iva, richiedeva il pagamento delle sanzioni con gli interessi.
➡️ Il contribuente ha impugnato l’atto dinanzi la Corte di giustizia tributaria di primo grado di Palermo, affermando che l’omessa presentazione della dichiarazione dei redditi, e di tutto quello che da questa omissione ne era disceso, era colpa unicamente al comportamento infedele tenuto dal commercialista a cui aveva affidato le proprie incombenze fiscali.
🔴 La risposta della Corte di Cassazione con l’Ordinanza n. 25158 del 19 settembre 2024.
✅ Non può ritenersi esente da responsabilità il contribuente che non abbia in concreto vigilato sul professionista cui erano affidate le proprie incombenze fiscali.
➡️ La Cassazione ha chiarito, in tema di sanzioni amministrative per violazioni tributarie, che ai fini dell’esclusione di responsabilità per difetto dell’elemento soggettivo, grava sul contribuente, ai sensi dell’articolo 5 del decreto legislativo n. 472/1997, la prova dell’assenza assoluta di colpa, occorrendo a tal fine dimostrare di versare in stato di ignoranza incolpevole, non superabile con l’uso dell’ordinaria diligenza.
✅ E’ colpevole il contribuente per mancato pagamento delle imposte se non riesce a fornire in pratica la piena prova dell’attività di vigilanza e controllo in concreto esercitata sull’operato del professionista.
➡️ Facendosi, ad esempio, consegnare le ricevute telematiche dell’avvenuta presentazione della dichiarazione o dia prova del comportamento fraudolento del professionista, come nel caso di falsificazione dei modelli di pagamento F24.
➡️ La Cassazione infine ha chiarito che non è sufficiente la sola presentazione di denuncia penale nei confronti del commercialista.

🔷️ Dico per un amico…
🔴 La maggior parte dei contribuenti è abituata a delegare al commercialista gli adempimenti fiscali perché ognuno fa il suo mestiere e non si può saper tutto o far tutto.
✅ Se questo sbaglia o non fa bene le cose, buon senso vorrebbe che ne paghi le conseguenze, ma la Cassazione dice no, bisogna controllare.
➡️ Quindi c’è la necessità di un commercialista che controlli il commercialista… buona notte…

(by Sergio Criveller – 11/10/24)