Sono parole del Ministro del tesoro Giancarlo Giorgetti nell’illustrare, venerdì 27 settembre in Consiglio dei Ministri, il Piano strutturale di bilancio di medio termine, aggiornato ai dati dell’Istat del 23 settembre e dopo il confronto con i sindacati avvenuto mercoledì 25 settembre.
Giorgetti: è una fase complicata, ma abbiamo scritto un Piano serio e responsabile, non vogliamo alimentare debito pubblico per le nuove generazioni.
🔷️ Giorgetti ha precisato che solo dopo l’8 ottobre, data del voto in Parlamento del Piano strutturale, si passerà alla tanto attesa Legge di bilancio.
Il Ministro ha spiegato che la vera novità è la traiettoria che il Governo italiano ha scelto cioè portare a 7 anni il Piano in modo renderlo sostenibile.
🔴 In sintesi cos’è questo Piano strutturale di bilancio di medio termine?
✅ Con la riforma del Patto di Stabilità a livello europeo, Bruxelles ha stabilito un Piano per quei Paesi con un debito pubblico superiore al 60% del Pil (Prodotto interno lordo) o con un disavanzo pubblico superiore al 3% del Pil.
➡️ Tra questi c’è anche l’Italia.
✅ In pratica questi Paesi dovranno presentare un documento specifico nel quale indicare nel dettaglio la traiettoria della spesa netta aggregata, delle riforme e degli investimenti che copra un periodo di 4, ma anche di 5 anni, in base alla durata della legislatura.
➡️ Il percorso di risanamento dei conti potrà essere esteso però anche a 7 anni nel rispetto di determinati criteri.
🔴 Il Piano conferma, si legge nel Comunicato del Governo del 28 settembre 2024, la traiettoria della spesa che avrà, nei prossimi 7 anni, un tasso di crescita medio vicino all’1,5%, compatibile con il profilo stimato dalla Commissione europea.
✅ Nel dettaglio, i tassi di crescita della spesa primaria netta previsti sono:
➡️ 1,3% nel 2025
➡️ 1,6% nel 2026
➡️ 1,9% nel 2027
➡️ 1,7% nel 2028
➡️ 1,5% nel 2029
➡️ 1,1% nel 2030
➡️ 1,2% nel 2031.
✅ Il Piano si ispira, ha detto il Ministro Giorgetti, a una linea seria, prudente e responsabile, coerente con l’azione dispiegata dal Governo dal suo insediamento.
➡️ Partendo da una stima del 3,8% del Pil per l’anno in corso (più bassa del 4,3% stimato lo scorso aprile), il Governo si pone l’obiettivo di portare il rapporto deficit/Pil al 3,3% nel 2025 e al 2,8% nel 2026, il che consentirà di uscire dalla procedura per deficit eccessivo.
🔴 Tenendo conto della revisione del Pil nominale operato dall’Istat, si legge sempre nel Comunicato del Governo, e dei dati sul debito elaborati dalla Banca d’Italia, il rapporto debito/Pil a fine 2023 scende al 134,8% (133,6% a meno delle compensazioni relative ai bonus edilizi) rispetto al 137,3% precedentemente stimato.
✅ Come già rilevato nel Documento di economia e finanza (Def) dello scorso aprile, l’andamento del rapporto tra debito e Pil nei prossimi anni, soprattutto nel periodo 2024-2026, continuerà a essere fortemente condizionato dall’impatto sul fabbisogno di cassa delle compensazioni d’imposta legate ai Superbonus edilizi introdotti a partire dal 2020.
➡️ Il rapporto debito/Pil, dunque, solo dal 2027 inizierà un percorso di discesa, in linea con le nuove regole che prevedono che si riduca, in media, di 1 punto percentuale di Pil successivamente all’uscita dalla procedura per deficit eccessivi.
🔴 Il Piano contiene, si legge ancora nel Comunicato del Governo, un rilevante insieme di riforme e investimenti, di cui alcuni in continuità con il Pnrr.
✅ Ciò conferma la determinazione del Governo a lavorare per il miglioramento della competitività dell’economia italiana, promuovendo una crescita sostenibile e il contrasto al declino demografico.
➡️ Al contempo si conferma il sostegno al potere d’acquisto delle retribuzioni e l’impegno all’attuazione della legge delega di riforma del fisco, compresa l’intensificazione dello sforzo di recupero del gettito fiscale, conclude il Comunicato del Governo.
🔴 Il Ministro Giorgetti: con questo Piano strutturale di bilancio non lasciamo indietro nessuno, c’è un impegno per una crescita sostenibile e una competitività economia.
✅ Il documento è stato trasmesso in Parlamento il 28 settembre, votazione entro l’8 ottobre.
➡️ Ecco il testo: https://www.mef.gov.it/export/sites/MEF/inevidenza/2024/Piano-strutturale-di-bilancio-e-di-medio-termine-Italia-2025-2029.pdf
🔷️ Dico per un amico…
🔴 L’Italia vive una fase complicata, l’ha detto chiaramente il Ministro Giorgetti, c’è in parole povere troppo debito.
✅ Ecco quindi la necessità di un Piano strutturale di risanamento a medio termine, ma 7 anni è medio termine?
➡️ Diciamo che è un modo per indorare la pillola… i salvataggi per aver efficacia purtroppo devono avere tempi brevi, ecco perché il Piano viene chiamato di medio termine, della serie via il dente via il dolore… ma qui si è deciso di allungare… mah
(by Sergio Criveller – 30/09/24)