5 per mille dopo la beffa si corre ai ripari…

Come da più parti auspicato non sarà però tolto il tetto, ma solo rialzato.
Grazie ad una Interrogazione parlamentare del 9 luglio, si è scoperto che il 5 per mille ha un tetto massimo a prescindere dalle scelte dei contribuenti e quindi ogni anno vengono distribuiti sempre 525 milioni di euro, anche se questo limite è sempre stato superato.
Si corre ai ripari e secondo il Viceministro del lavoro e delle politiche sociali, Maria Teresa Bellucci, in un’intervista rilasciata su “Vita online” il 30 luglio, ora il Governo vuole un aumento dell’autorizzazione alla spesa già con la prossima Legge di bilancio.

🔷️ Negli ultimi 7 anni, si leggeva nell’Interrogazione parlamentare, sono già 52 milioni che lo Stato ha trattenuto.
Nel 2023 il 5 per mille ha sforato il tetto di 28 milioni di euro, aveva detto Luca Ciriani, Ministro per i rapporti con il Parlamento, rispondendo all’Interrogazione parlamentare.
Questo Notes si era occupato della “beffa” il 7 luglio scorso…
https://www.sergiocriveller.it/2024/07/12/5-per-mille-con-beffa/

🔴 Nel 2023 gli italiani che hanno destinato il loro 5 per mille sono stati oltre 17 milioni, con 731 mila firme in più rispetto all’anno precedente, con quasi 28 milioni non distribuiti perché superavano il tetto dei 525 milioni.
✅ E’ volontà di questo Governo, ha dichiarato il Viceministro del lavoro e delle politiche sociali, Maria Teresa Bellucci, di valorizzare le scelte dei contribuenti e quindi lavoriamo su un aumento dell’autorizzazione alla spesa.
➡️ Con il Ministero dell’economia e delle finanze e con l’Agenzia delle entrate stiamo scrivendo un intervento normativo che possa consentirlo e auspichiamo che sia possibile già con la prossima Legge di bilancio, ha concluso Bellucci.

🔷️ Dico per un amico…
🔴 Quindi il tetto non viene tolto ma solo forse aumentato l’impegno di spesa, questa cosa però, ci dispiace Viceministro Bellucci, non è valorizzare la firma del 5×1000.
✅ Valorizzare il 5×1000 significa che ogni euro, grazie alla firma con nome e cognome ad un ente non profit, deve arrivare a destinazione.
➡️ Questo si ottiene solo togliendo il tetto, punto.

(by Sergio Criveller – 01/08/24)