Dopo un iter durato 2 anni, l’Inps comunica che ha conseguito la Certificazione di Parità di genere, diventando una delle prime Amministrazioni pubbliche e la più grande in Europa a raggiungere questo importante traguardo.
Le donne dipendenti dell’Inps, si legge nel Comunicato dell’11 luglio, potranno realizzarsi pienamente nel lavoro, nella famiglia e nella maternità, superando quegli ostacoli economici e quei pregiudizi che impediscono la parità di genere.
🔷️ L’Inps, si legge ancora nel Comunicato, dà l’esempio di un grande Ente pubblico in cui le lavoratrici sono valorizzate in termini di pari opportunità, conciliazione tra lavoro e famiglia e azioni positive per valorizzare il grande contributo della diversità di genere.
🔴 Questa certificazione, si legge nel Comunicato dell’Inps, introdotta dalla legge 162/2021 all’interno del Codice delle Pari opportunità come requisito per riconoscere e promuovere, a partire dal 1° gennaio 2022, le organizzazioni più virtuose, attesta la conformità delle politiche aziendali volte a ridurre il divario nelle opportunità tra donne e uomini, a promuovere la parità salariale, a gestire le differenze di genere e a tutelare la maternità.
✅ Considerando l’importanza di questi obiettivi, l’Italia si è impegnata con l’Unione Europea, nell’ambito dell’attuazione del Pnrr, a raggiungere i livelli minimi di adesione alla certificazione.
➡️ L’Ente certificatore accreditato (che opera secondo la prassi UNI/PdR 125:2022) ha espresso un giudizio positivo, assegnando all’Inps un punteggio molto elevato nel raggiungimento dei diversi KPI (Key Performance Indicators), conclude il Comunicato.
🔴 Il Direttore Generale dell’Inps, Valeria Vittimberga…
✅ L’Inps è così all’avanguardia nel promuovere una società inclusiva in cui le donne possano realizzarsi pienamente nel lavoro, nella famiglia e nella maternità, superando quegli ostacoli economici e quei pregiudizi che impediscono la parità di genere.
➡️ Per esempio, le recenti promozioni dei dirigenti da me proposte hanno visto per la prima volta un numero uguale di donne accedere in ruoli chiave alla Prima fascia dirigenziale, ha concluso il Direttore Generale.
🔴 L’Inps ha 15.445 dipendenti donne.
✅ La fascia di età più rappresentata è tra i 56 e i 60 anni, con 3.672 donne, seguite da 3.073 tra i 61 e i 65 anni, 2.344 tra i 51 e i 55 anni, 1.524 tra i 31 e i 35 anni, 1.464 tra i 36 e i 40 anni, 1.439 tra i 46 e i 50 anni e 1.182 tra i 41 e i 45 anni.
➡️ Le donne Dirigenti generali sono 10, quelle di seconda fascia 157.
🔷️ Dico per un amico…
🔴 In Italia c’è una legge sulla parità di genere ed è scontato e ovvio che sia l’azienda Inps a dare l’esempio…
✅ Scontato soprattutto per un ente che “governa” tutti i dipendenti, che sa tutto del mondo del lavoro e dei lavoratori e lavoratrici, ovvio insomma.
➡️ Se non fosse così, sarebbe come dire che il calzolaio va in giro con le scarpe rotte.
(by Sergio Criveller – 22/07/24)