Il Reddito di cittadinanza non era poi così male

Pubblicata, nei giorni scorsi, la Relazione per la valutazione del Reddito di cittadinanza (Rdc) ad opera del Comitato Scientifico incaricato ai sensi della legge n. 26 del 28 marzo 2019.
Tra aprile 2019 e dicembre 2023, hanno percepito il Rdc per almeno una mensilità, circa 5,3 milioni di persone per una spesa totale di oltre 34 miliardi di euro.
Dopo tanto parlare e con i dati alla mano il Rdc non era poi così male, anche se ha coinvolto solo il 30% delle famiglie in condizioni di povertà assoluta…

🔷️ La Relazione è stata effettuata tenendo conto delle indicazioni della Raccomandazione del Consiglio Europeo del 30 gennaio 2023 “relativa a un adeguato reddito minimo che garantisca l’inclusione attiva”.
Ecco il testo della Relazione:
https://www.lavoro.gov.it/temi-e-priorita/poverta-ed-esclusione-sociale/seconda-relazione-valutazione-rdc-2024

🔴 I risultati della valutazione.
✅ Si legge nella Relazione che coloro che hanno percepito il Reddito di cittadinanza da aprile 2019 a dicembre 2023, per almeno una mensilità, sono circa 2,4 milioni di nuclei familiari.
➡️ 5,3 milioni di persone.
✅ Circa un terzo dei beneficiari ha percepito il Rdc per l’intero periodo.
➡️ L’importo della spesa pubblica impegnata è superiore ai 34 miliardi di euro.
✅ Secondo la Relazione le famiglie in condizioni di povertà assoluta che hanno beneficiato del Rdc sono state il 38% nel corso del 2021, il 32,3% nel 2022.
➡️ Stime che evidenziano la mancata partecipazione di un rilevante numero di famiglie povere, che deriva in parte dai criteri normativi per la selezione dei potenziali beneficiari.
➡️ Altro motivo è da ricercare, si legge nella Relazione, nei settori che registrano tassi di irregolarità, cioè lavoro in nero, superiori di 3 volte la media.
✅ Le misure di politica attiva per il lavoro e per l’inclusione sociale, cioè la ricerca di un posto di lavoro, si sono scontrate con la debolezza dei servizi dedicati allo scopo.
➡️ Le ricerche e le proposte di lavoro per i percettori del Rdc non hanno funzionato.
🔴 Alcune raccomandazioni.
✅ Il Comitato scientifico segnala l’opportunità di approfondire le caratteristiche della mancata partecipazione di una quota significativa delle persone povere alle misure.
➡️ In pratica il Rdc ha coinvolto poco più di un terzo di chi sta davvero in povertà assoluta.
✅ Per questo motivo il Comitato ha fornito una serie di raccomandazioni che possono essere utili anche per valutare l’impatto delle misure che oggi sostituiscono il Rdc cioè l’Assegno di inclusione (Adi) e il Supporto alla formazione e al lavoro (Sfl).
➡️ Bisogna aggiornare le soglie Isee.
➡️ L’assegno erogato a livello nazionale dovrebbe tener conto delle caratteristiche dei nuclei familiari e del territorio di appartenenza.
➡️ Maggior coinvolgimento delle strutture sociali private e del terzo settore per valutare le iniziative che possono concorrere localmente a migliorare i livelli di partecipazione.
➡️ Valutare la cumulabilità tra l’indennità di sostegno al reddito e i salari percepiti dalle prestazioni lavorative, anche per incentivare il tasso di impiego dei lavoratori sottoccupati e per contrastare il lavoro nero.
➡️ Rafforzare le piattaforme nazionali finalizzate a condividere le informazioni relative all’attivazione delle misure e alle prestazioni economiche erogate.
🔴 Conclusioni affidate al Presidente del Comitato Scientifico per la valutazione del Reddito di cittadinanza, Natale Forlani.
✅ L’introduzione del Reddito di cittadinanza ha consentito un significativo aumento del tasso di partecipazione rispetto al precedente Reddito di inclusione.
➡️ Anche se il rapporto tra la spesa impegnata e i risultati ottenuti in termini di riduzione del numero delle persone povere e di efficacia delle misure di politica attiva del lavoro e per l’inclusione sociale, non sono stati soddisfacenti.
✅ Speriamo che le nuove misure, scrive ancora Forlani, cioè l’Assegno di inclusione e il Supporto per la formazione e il lavoro consentono di rimediare alcune criticità del Reddito di cittadinanza
➡️ L’obiettivo sarà raggiunto se creeranno le condizioni di una forte crescita dell’occupazione, e se porranno in atto una efficace riduzione della povertà.

🔷️ Dico per un amico…
🔴 Alla fine scopriamo che il Rdc non era poi così male, maggiori controlli sicuramente avrebbe evitato gli abusi che non sono mancati, ma soprattutto fa riflettere che il Rdc è arrivato solo al 30% delle famiglie in condizioni di povertà assoluta…
✅ E le altre? A far la fila in Caritas…
➡️ Facciamo fatica a individuare i veri ricchi per far pagare le giuste tasse, facciamo fatica ad individuare i veri poveri per dar loro i giusti sussidi… che disastro.

(by Sergio Criveller – 24/06/24)