Terzo settore, cara Iva non ti conosco

Un emendamento al Decreto Milleproroghe, proroga ancora le agevolazioni e le semplificazioni fiscali per il Terzo settore che si sarebbero esaurite con il 30 giugno 2024.
Il rinvio al primo gennaio 2025 è stato approvato all’unanimità dalle Commissioni Bilancio e Affari costituzionali della Camera, con il parere favorevole di Governo.
La questione è sempre la stessa: il passaggio del regime Iva per gli Enti del terzo settore da esclusione a esenzione.

🔷️ Il viceministro del Lavoro e delle Politiche sociali, Maria Teresa Bellucci: stiamo lavorando per dare attuazione al Codice del Terzo settore e alla semplificazione degli adempimenti amministrativi, questa è una soluzione ponte con l’obiettivo di lavorare ad una vera semplificazione dell’Iva per questi Enti.

🔴 Prima di capire la differenza tra esclusione a esenzione Iva, quando un Ente del Terzo settore ora deve aprire la Partita Iva?
✅ Ora è necessaria la Partita Iva nel momento in cui:
➡️ si ha ricavi da una o più attività commerciali, per esempio
apertura di un punto ristoro per la somministrazione di alimenti e bevande o alla vendita di beni, attività svolte in modo continuativo e non occasionale;
➡️ ovviamente tali attività devono sempre essere secondarie e finalizzate a raggiungere gli scopi dell’ente.
✅ Al di fuori di questi casi, attualmente un’associazione può fare a meno della Partita Iva.
➡️ Infatti basta solo Codice fiscale per gestire le entrate da quote associative, dai contributi e corrispettivi dei soci e da erogazioni liberali.
➡️ Basta solo il Codice fiscale per stipulare contratti, per aprire conti correnti, per aprire utenze…
🔴 Ma ecco che arriva il Decreto legge numero 146/2021 che ha modificato il regime Iva per gli Enti del Terzo settore da esclusione a esenzione.
✅ Il Decreto è andato a definire come esenti Iva alcune operazioni svolte dagli Enti del Terzo settore che prima erano identificate come escluse, cioè fuori campo Iva.
➡️ Sono ora esenti Iva le prestazioni di servizi e cessioni di beni effettuate dagli Enti del Terzo settore in conformità alle finalità istituzionali, nei confronti di soci, associati o partecipanti, che svolgono attività dietro pagamento di corrispettivi specifici o di contributi supplementari.
➡️ Queste attività il Decreto le identifica come commerciali e non più non commerciali.
🔴 Il passaggio dall’attuale regime di esclusione Iva al nuovo regime di esenzione non è marginale, aprire la Partira Iva complica di molto la vita.
✅ Ci saranno conseguenze molto importanti a livello di oneri, di contabilità e di adempimenti necessari per ogni Ente del Terzo settore.
✅ Aprire una partita Iva significa fatturare, registrare e fare le varie dichiarazioni fiscali.
🔴 Di proroga in proroga…
✅ Una prima proroga vedeva l’entrata in vigore delle nuove regole dal 1° gennaio 2024, poi il Decreto legge 10 maggio 2023 n. 51, fissava il nuovo termine al 1° luglio 2024.
➡️ Ora il Milleproroghe 2024 sposta l’entrata in vigore del nuovo regime Iva al 1° gennaio 2025.

🔷️ Dico per un amico…
🔴 Ma la Riforma del Terzo settore non doveva semplificare e aiutare il mondo associativo?
✅ Aprire la Partita Iva per fare una bancarella non è aiutare.
➡️ Sistemiamo sta cosa, non si vive di proroga in proroga.

(by Sergio Criveller – 16/02/24)