E’ quanto si è detto al Convegno che si è svolto in Parlamento, il 31 ottobre scorso, organizzato dal Forum delle Associazioni Familiari, dal titolo: “Dal costo del figlio al valore sociale ed economico della natalità”.
L’importanza degli investimenti a sostegno della famiglia e le misure prioritarie in vista della Legge di bilancio per incentivare la natalità e contrastare il fenomeno del cosiddetto inverno demografico.
️ “È necessario passare dalla cultura del figlio come costo individuale a carico delle famiglie, al figlio come bene ed investimento per la società, e le misure in Legge di bilancio sono di per sé positive, ma insufficienti ad invertire il trend demografico e dare vero sollievo al compito dei genitori” ha detto nel suo intervento al Convegno, il Presidente del Forum, Adriano Bordignon.
Ma quanto costa il mantenimento di un figlio?
I dati Istat, si è detto al Convegno, rielaborati dall’Università di Verona, basati sui consumi delle famiglie italiane, indicano che il costo di mantenimento di un figlio, cioè spese per gli alimenti, la casa e i vestiti, di età compresa tra 0 e 5 anni è di circa 530 euro al mese.
Per un figlio di età dai 6 ai 18 anni, il costo è di circa 390 euro.
Ma non basta il mantenimento, c’è anche un costo di accrescimento di un figlio.
Il costo del semplice mantenimento di un figlio, si è detto ancora al Convegno, rappresenta un aspetto, ma va considerato anche il costo di accrescimento di un figlio cioè l’istruzione, lo sport, le attività culturali e ricreative, le vacanze, l’assistenza…
Il costo di accrescimento è stato stimato in un costo medio di 1.100 euro mensili che aumenta a 1.600 euro quando si tiene conto anche del “lavoro non pagato” impiegato nella cura dei figli e della casa da parte dei genitori.
Quindi quanto costa portare un figlio da 0 a 18 anni?
Se si sommano i costi dei figli nel tempo sino al raggiungimento della maggiore età, si ottiene un costo medio di circa 125.000 euro quando si considera il solo costo di mantenimento, e di circa 258.000 euro, invece, se si considera il costo di accrescimento.
Se si includesse anche il valore del tempo di cura di figli e casa, si arriverebbe in media attorno a valori di molto superiori ai 300.000 euro.
Rapporto Istat sulla natalità.
La denatalità rischia di avere un impatto particolarmente drammatico per il nostro Paese sia sul versante economico sia su quello sociale.
Secondo l’Istat, negli ultimi 9 anni si sono persi 1.561.000 abitanti, pari a tutti i residenti della regione Sardegna.
Ancora l’Istat sulla natalità.
Nel rapporto sulla “Natalità e fecondità della popolazione residente”, nel 2022 le nascite sono scese a 393 mila.
Un calo che prosegue ininterrottamente da 15 anni.
La situazione appare particolarmente critica anche nel 2023.
Secondo i primi dati provvisori da gennaio-giugno le nascite sono circa 3.500 in meno rispetto allo stesso periodo del 2022.
Adriano Bordignon, Presidente Forum delle Associazioni Familiari…
E’ necessario passare, ha detto Bordignon intervenendo al Convegno, dalla cultura del figlio come costo individuale a carico delle famiglie, alla pratica del figlio come bene ed investimento per la società.
Mettere al mondo un figlio, educarlo e aiutarlo a diventare un buon cittadino è una esperienza umana straordinaria.
Questo lungo ed intenso percorso ha costi economici elevati che meritano di essere supportati.
Per ridare dignità, ha detto ancora Bordignon, al prezioso lavoro dei genitori e provare a rilanciare la natalità è necessaria una riforma fiscale che tenga conto della composizione del nucleo familiare e dei costi di accrescimento dei figli, cui affiancare un assegno unico molto più generoso e servizi per la prima infanzia più estesi.
Le misure in Legge di Bilancio sono di per sé positive ma insufficienti ad invertire il trend demografico e dare vero sollievo al compito dei genitori, ha concluso Bordignon.
️ Dico per un amico…
300 mila euro per portare un figlio da 0 a 18 anni è tanta roba.
E se poi pensiamo, per esempio, che l’amico è l’ottavo di 10 figli, fa sorridere…
Comunque quello di Bordignon, dove dice che le misure nella Legge di bilancio, per le famiglie, sono positive ma insufficienti, è un forte e chiaro richiamo al Governo, che speriamo il Parlamento possa correggere.
Non ci resta quindi che cantare: “Si può dare di più senza essere eroi, come fare non so, non lo sai neanche tu, ma di certo si può dare di più…”.
(by Sergio Criveller – 02/11/23)