Il Meeting di Rimini si è aperto domenica 20 agosto 2023, con l’intervento del cardinale Matteo Zuppi, presidente della Conferenza episcopale italiana e arcivescovo di Bologna.
Il Meeting per l’amicizia fra i popoli, chiamato semplicemente Meeting di Rimini, è una manifestazione nata dal movimento cattolico di Comunione e Liberazione, e organizzata dalla Fondazione Meeting per l’amicizia fra i popoli.
Propone riflessioni e confronti su temi culturali, religiosi, politici, attraverso una serie di incontri e dibattiti.
Si svolge ogni anno dal 1980, in agosto, a Rimini.
🔷️ Tema di questa edizione, la 44°: “L’esistenza umana è un’amicizia inesauribile”.
Di seguito una sintesi del dialogo che il Cardinale Zuppi ha avuto, nel pomeriggio del 20 agosto, con Bernhard Scholz, Presidente della Fondazione Meeting.
Zuppi, nel finale, ricorda don Luigi Giussani, fondatore del movimento di Comunione e Liberazione, scomparso nel 2005.
🔴 Bernhard Scholz
✅ Perché l’uomo ha bisogno di passione per vivere?
🔴 Cardinale Zuppi
✅ Si dice che la nostra generazione sia la generazione delle passioni tristi, in realtà le passioni tristi sono quelle dell’individualismo che hanno poi un’amplificazione digitale.
➡️ La passione per l’uomo è ciò che, al contrario, mi fa trovare me stesso perché incontro gli altri.
🔴 Bernhard Scholz
✅ Lei ha scritto un libro che si intitola “Odierai il prossimo tuo – Riflessione sulle paure del tempo presente”.
➡️ Quali sono queste paure e dove nascono?
🔴 Cardinale Zuppi
✅ L’individualismo che sembrerebbe darci forza, farci essere noi stessi, in realtà ci rende deboli, ci rende pieni di paure, rende l’altro immediatamente un concorrente, un avversario, qualcuno che non capisco, per cui cerco di difendermi.
➡️ L’individualismo diventa anche nazionalismo, cioè un grande io che difende tanti altri io isolati.
✅ Tante sono le paure, anche quella che stiamo vivendo con tanta forza, quella della guerra.
➡️ Ne usciamo quando abbiamo capito che solo insieme se ne viene fuori.
🔴 Bernhard Scholz
✅ Lei ha fatto diversi cenni sul cambiamento culturale dovuto alla digitalizzazione.
🔴 Cardinale Zuppi
✅ Pensiamo all’uomo digitale, pensiamo all’intelligenza artificiale o all’induzione che la navigazione digitale porta su ognuno di noi.
➡️ Scelgo di vedere una cosa su internet e chissà perché dopo un po’ continuano a venirmi delle cose che sono vicine a quelle, che vogliono catturare la mia attenzione portandomi da quella parte lì, perché io ho fatto già una volta quella scelta.
✅ Gli algoritmi digitali non sono mai ininfluenti sulla nostra vita.
➡️ Quando uno non ha passione affida tutto all’uomo digitale che si accorge di tutto, smozzica un po’ tutto ma non si lega a niente perché appunto tutto diventa un consumo per sé, e poi tutto alla fine è per il proprio benessere.
✅ Quando uno ha invece passione per l’uomo poi si complica la vita, e sono tanti che si sono complicati la vita.
➡️ Penso che si capisca se uno si è complicata la vita, perché in realtà vive con un po’ più di passione e questa ci fa trovare anche chi siamo, chi sono.
🔴 Bernhard Scholz
✅ In un disegno di Charles Schulz, c’è un dialogo tra Linus e Lucy, dove Linus dice che da grande vorrebbe fare il medico e Lucy dice: “Tu non farai mai il medico perché tu non ami le persone”.
✅ E Linus risponde: “Io amo l’umanità, è la gente che non sopporto”.
➡️ Questo fa molto ridere, ma c’è tanta verità, tanti sono i proclami di salvare il pianeta, l’umanità, di fare pace, ma quando si tratta di guardare il vicino di casa cambia tutto.
🔴 Cardinale Zuppi
✅ A me Linus fa venir in mente una persona di Trastevere che bestemmiava continuamente.
➡️ Allora gli dissi: “Dai, ma non bestemmiare!” e lui mi rispose: “Non sono io che bestemmio, sono gli altri che mi fanno bestemmiare”.
✅ La passione per l’uomo, e in questo il Signore ci ha inguaiato davvero, non è per ciò che penso io, non è per la categoria che mi aggrada, o che mi crea meno problemi, o che mi sta simpatica…
➡️ E’ la passione per l’uomo così com’è, senza categorie!
✅ Poi guardo gli ideali, poi guardo la vita, riguardo quelle immagini, poi guardo il vicino di casa, mi guardo allo specchio, qualche volta vale la pena guardarsi allo specchio…
➡️ E come diceva Totò: “Convinciti che sei uno scemo”.
✅ Quindi amare l’altro per quello che è, possiamo amare ed essere amati per quello che siamo e sarà questo che ci cambia.
➡️ Perché non c’è una perfezione astratta, ma c’è nostro Signore che ha passato i pochi anni della sua vita con dei discepoli che avrebbe licenziato tutti se avesse fatto qualche calcolo di convenienza.
🔴 Bernhard Scholz
✅ Educare oggi i ragazzi è difficile e cosa vuol dire oggi avere una passione educativa in questo momento storico, guardando i ragazzi?
🔴 Cardinale Zuppi
✅ Non so se oggi è peggio e più difficile di 30, 40 o 50 anni fa.
➡️ Se penso quant’ero zuccone cinquant’anni fa, penso per esempio all’ideologia, a certe semplificazioni, beh, non è che fossimo molto più facili e addomesticabili, ecco.
✅ Poi abbiamo incontrato qualcosa che ci ha cambiato, che ci ha parlato, che ci ha toccato, una passione che ci ha fatto capire quello che non capivamo, ci ha fatto trovare quello che cercavamo.
➡️ Ecco, forse, senza fare tante lezioni, la mia sensazione è che oltre a fare gli amiconi, tutti, i nostri ragazzi, hanno casomai bisogno di testimoni, di gente credibile, vera, che fa quello che dice, che ha passione, che sogna, se gli anziani sognano anche i giovani sognano.
🔴 Bernhard Scholz
✅ Come vuole concludere?
➡️ Lei accennava di voler fare una citazione, un botto finale…
🔴 Cardinale Zuppi
✅ Il botto finale è una cosa di Giussani (così vado sul sicuro) che mi ha sempre colpito tanto e che amava raccontare…
✅ Durante uno dei suoi primi viaggi tra il 1960 e 1961, don Giussani incontra un gruppetto di missionari del Pime a S. Anna, una cittadina fluviale sul Rio delle Amazzoni che è vicino a Macapá.
➡️ Uno di questi sacerdoti si chiama padre Angelo Biraghi.
✅ Padre Angelo Biraghi grande e grosso mi dice una sera (è don Giussani che parla): “Accompagnami in un pezzo di visita pastorale, alle comunità dell’interno”.
➡️ Ho visto che lo diceva con un’aria un po’ sorniona, con il sorriso sotto i baffi, un po’ ironica, ma io ho detto di sì.
✅ Sono andato e a un certo punto, dopo qualche ora di macchina ci siamo fermati, la macchina non poteva più andare avanti, doveva tornare indietro.
➡️ Iniziava un gran pantano e c’era un nugolo di moscerini che faceva diventare la faccia gonfia.
✅ A quel punto padre Biraghi dice: “Guarda, scherzavo: torna indietro tu”.
➡️ Quindi il padre missionario si è messo le galosce che gli arrivavano fino alla vita, e poi ho capito perché mi aveva detto così: ha incominciato ad entrare in quel fango fino all’anca e ci voleva un minuto per fare un metro.
✅ E io ero là, lo vedevo allontanarsi, e lui che si voltava indietro, mi salutava, sorrideva col sorriso sornione del giorno prima.
➡️ Ma guarda cos’è il cristianesimo… quest’uomo che rischia la pelle per uno, uno, per andare a trovare uno che prima non aveva mai conosciuto che magari non avrebbe mai più visto nella vita.
✅ In quell’istante, in quel momento ebbi la percezione vivida del fatto che il cristianesimo nasce proprio come amore all’uomo.
(by Sergio Criveller – 22/08/23)