Produrre, accumulare e condividere energia elettrica da fonti rinnovabili a fini di autoconsumo rientra, con la conversione a fine luglio del Decreto legge n. 57, tra le attività previste dal Codice del Terzo settore.
Diciamo che era una cosa ovvia ma mancava, e ora c’è, un Decreto che toglie ogni ombra di dubbio.
🔷️ Tutto questo va ovviamente bene ma ricordiamo che non c’è ancora il Decreto attuativo che dovrebbe dare il via definitivo alla costituzione delle Comunità energetiche rinnovabili perché fermo, dal 23 febbraio, a Bruxelles.
🔴 L’attività della Comunità energetica rinnovabile è per legge ora un’attività del Terzo settore…
✅ La legge 26 luglio 2023, n. 95, pubblicata nella Gazzetta ufficiale del 27 luglio 2023, e dunque già entrata in vigore, inserisce nel Decreto legge 57/2023, l’art. 3-septies.
➡️ Questo articolo ha incluso tra le attività di interesse generale di cui all’art. 5, comma 1, del Decreto legislativo 117/2017, cioè quello del Codice del Terzo Settore, l’attività della Comunità energetica.
🔴 E’ quindi nel nuovo testo dell’art. 5 comma 1, lett. e), si legge….
✅ Interventi e servizi finalizzati alla salvaguardia e al miglioramento delle condizioni dell’ambiente e all’utilizzazione accorta e razionale delle risorse naturali…
➡️ … alla produzione, all’accumulo e alla condivisione di energia da fonti rinnovabili a fini di autoconsumo, ai sensi del Decreto legislativo 8 novembre 2021, n. 199, cioè quello delle Comunità energetiche.
🔴 Ma perché questo articolo di legge è così importante?
✅ Perché toglie ogni ombra di dubbio sulla possibilità per una Comunità energetica rinnovabile di assumere la qualifica di Ente del Terzo settore (Ets) e quindi di tutti i benefici fiscali che questo comporta.
➡️ Finora l’attività della Comunità energetica era solo riconducibilità tra quelle di interesse generale del Codice del Terzo settore, ora lo è invece per legge.
🔴 Ora perciò Associazioni, Fondazioni e nel caso di Imprese sociali, società e cooperative, possono classificarsi come Enti del Terzo settore mediante iscrizione nel Registro unico del Terzo settore cioè al Runts.
✅ Una Comunità energetica rinnovabile infatti deve avere come finalità principale quella di fornire benefici ambientali, economici e sociali ai partecipanti della comunità.
➡️ E non certamente quella di realizzare profitti economici.
🔴 Il Ministro dell’ambiente Pichetto ammette ora che il Decreto attuativo è in ritardo e quindi indirettamente che ci sono dei problemi…
✅ La buona notizia non arriva, ha detto alcuni giorni fa Pichetto imbarazzato, e conferma che il Decreto attuativo sulle Comunità energetiche rinnovabili, che dovrebbe far decollare le Cer è ancora al vaglio dell’Unione europea.
➡️ E’ fermo a Bruxelles dal 23 febbraio.
🔴 Ricordiamo che il Decreto attuativo ha una valenza fondamentale dal momento che regola i meccanismi incentivanti sull’energia condivisa all’interno del perimetro della Cabina primaria.
✅ Il Decreto è quindi l’ultimo tassello mancante per la costituzione delle nuove Comunità energetiche rinnovabili che potranno ricevere così l’incentivo sull’energia condivisa.
➡️ Il Decreto aprirà, quando arriverà, alla costituzione di comunità capaci di operare a livello territoriale, coinvolgendo più soggetti e generando benefici per la collettività.
🔷️ Dico per un amico…
🔴 Fonti che arrivano direttamente da Bruxelles dicono…
✅ Le difficoltà e i ritardi sarebbero dovuti soprattutto alla natura innovativa del provvedimento, che non avendo “precedenti” starebbe richiedendo tempi di valutazione molto lunghi ai tecnici di Bruxelles.
➡️ Della serie come arrampicarsi sugli specchi…
(by Sergio Criveller – 01/08/23)