Oggi, 16 aprile, è la Giornata nazionale sulla donazione e trapianto di organi e tessuti.
In questo momento 8 mila persone in Italia sono in attesa di un organo, ha detto il direttore del Centro nazionale trapianti Massimo Cardillo.
Sono numeri che nascondono dolore.
🔷️ Ogni anno, grazie al trapianto, migliaia di persone trovano una cura efficace e tornano a una vita piena.
Chi ha ricevuto un trapianto può riprendere la propria vita, tornare al lavoro, fare sport e avere figli.
Nel 2021 sono stati eseguiti in Italia 3.778 trapianti.
Un italiano su 3 però dice no alla donazione.
🔴 Il Ministro della Salute Orazio Schillaci….
✅ La salute è patrimonio di tutti e ciascuno è chiamato a fare la propria parte con fiducia e con responsabilità.
➡️ Donare gli organi significa donare la vita e l’Italia dimostra quotidianamente di essere una nazione estremamente generosa.
🔴 Il Ministro ha ricordato il problema delle opposizioni.
✅ Si può dare il proprio consenso alla donazione degli organi al momento del rinnovo della carta d’identità.
➡️ Ma quasi il 32% degli italiani registrano il proprio no alla donazione, in pratica uno su 3.
🔴 Il direttore del Centro nazionale trapianti Massimo Cardillo: la donazione comunque è una rete che sta crescendo.
✅ Negli ultimi 10 anni, ha detto Cardillo, le segnalazioni di potenziali donatori nelle rianimazioni sono cresciute, anche dopo il rallentamento del 2020 conseguente alla pandemia.
➡️ C’è una rete che cresce anche nella capacità di identificare il potenziale donatore e di organizzare la donazione nell’ospedale, ma non abbastanza, ha detto ancora Cardillo.
🔴 8 mila persone in attesa…
✅ Più di 8 mila pazienti attendono un trapianto, ricorda Cardillo, di cui 200 bambini.
➡️ 6 mila sono in attesa di trapianto di rene, oltre mille di un fegato, 700 pazienti che aspettano un cuore, 300 pazienti in attesa di polmone e 200 di pancreas.
➡️ Sono numeri che nascondono dolore e sofferenza ha concluso Cardillo.
🔴 La presidentessa di Aido, Flavia Petrin: donare è atto di civiltà, di amore e di solidarietà.
✅ Per intercettare, ha detto Petrin, anche quelle fasce giovanili più restie a farlo, Aido ha creato uno strumento digitale, digitalAido, che consente di dare liberamente il proprio assenso in modo semplice e facile, ma soprattutto in ogni momento.
➡️ Tramite l’app digitalAido il consenso avviene tramite Spid o Carta d’Identità elettronica (Cie).
✅ In questo modo a coloro che non si esprimono in Comune e per evitare di attendere altri 10 anni, cioè fino al successivo rinnovo del documento di identità, diamo la possibilità di manifestare le proprie intenzioni in ogni momento, ha spiega Petrin.
🔴 Ancora Petrin: sono possibili più manifestazioni di volontà alla donazione.
✅ Si può esprime il proprio assenso in Comune, nelle Aziende di tutela salute (Ats) e in Aido.
➡️ Dopo 3 sì, quando verrà il momento, nessuno potrà dire “aveva dei dubbi in proposito”, ha concluso Petrin.
🔴 Aido, Associazione iItaliana per la donazione di organi, festeggia 50 di vita.
✅ E’ stata fondata nel 1973, da Giorgio Brumat, informatore scientifico presso una casa farmaceutica, con lo scopo di diffondere la prospettiva del trapianto come unico trattamento risolutivo e auspicabile alternativa alla dialisi.
➡️ Oggi l’associazione conta quasi un milione e mezzo di soci e festeggia 50 anni d’impegno per diffondere la cultura del dono.
(by Sergio Criveller – 16/04/23)