Proprio in seguito al provvedimento di limitazione imposto dal Garante della privacy, il Comitato europeo per la protezione dei dati avvia un gruppo di lavoro su ChatGpt.
Il Garante della privacy in Italia ha dato l’ultimatum ad OpenAI, l’organizzazione statunitense che possiede ChatGpt.
Dovrà entro il 30 aprile mettersi a posto con gli adempimenti privacy se vuole tornare a essere utilizzabile.
In Italia ora l’app ChatGpt è infatti bloccata.
🔴 I fatti…
✅ Il 1° aprile 2023 il Garante privacy ha disposto, con effetto immediato, la limitazione provvisoria del trattamento dei dati degli utenti italiani nei confronti di OpenAI, la società statunitense che ha sviluppato e gestisce la piattaforma ChatGpt.
✅ Manca, dice il Garante, base giuridica che giustifichi la raccolta e la conservazione massiccia di dati personali, allo scopo di “addestrare” gli algoritmi che servono per far funzionare ChatGpt.
➡️ In un comunicato OpenAi ha dichiarato, lo stesso giorno, di aver disabilitato ChatGpt per gli utenti in Italia su richiesta del Garante.
🔴 Cos’è ChatGpt?
✅ Chat Generative Pre-trained Transformer (ChatGpt) è un modello di software che simula ed elabora le conversazioni umane basato su intelligenza artificiale e apprendimento automatico sviluppato da OpenAI.
➡️ ChatGpt è traducibile in: trasformatore pre-istruito generatore di conversazioni.
✅ Può in pratica aiutare a generare testi per siti Web, post per social media, descrizioni di prodotti, titoli e riepiloghi.
➡️ Un altro campo in cui può avere un impatto significativo è quello dell’istruzione, dove può essere utilizzata per creare esperienze di apprendimento interattive.
🔴 E l’Europa…
✅ A seguito del provvedimento di limitazione provvisoria del trattamento, adottato dal Garante privacy lo scorso 1° aprile nei confronti di ChatGpt, ha deciso di lanciare una task force.
➡️ L’obiettivo del gruppo lavoro è di promuovere lo scambio di informazioni su eventuali iniziative da adottare per l’applicazione del Regolamento europeo sul rispetto e la protezione dati personali.
🔷️ Ecco una sintesi dell’Ordinanza del Garante della privacy, del 1° aprile, che ha dato tempo, alla società che gestisce ChatGpt, di mettersi in regola entro il 30 aprile…
🔴 Dovrà sistemare l’Informativa…
✅ OpenAI dovrà predisporre e rendere disponibile sul proprio sito un’Informativa trasparente, in cui siano illustrate modalità e logica alla base del trattamento dei dati necessari al funzionamento di ChatGpt.
➡️ L’informativa dovrà essere facilmente accessibile e collocata in una posizione che ne consenta la lettura prima di procedere all’eventuale registrazione al servizio.
🔴 Questione base giuridica…
✅ Quanto alla base giuridica del trattamento dei dati personali degli utenti per l’addestramento degli algoritmi, il Garante privacy ha ordinato a OpenAI di eliminare ogni riferimento all’esecuzione di un contratto.
➡️ Fermo restando l’esercizio dei propri poteri di verifica e accertamento successivi a tale scelta.
🔴 Esercizio dei diritti…
✅ Ulteriori prescrizioni riguardano la messa a disposizione di strumenti utili per permettere agli interessati, anche non utenti, di chiedere la rettifica dei dati personali.
➡️ OpenAI, inoltre, dovrà consentire agli interessati non utenti di esercitare, in modo semplice e accessibile, il diritto di opposizione rispetto al trattamento dei loro dati personali.
🔴 Tutela dei minori…
✅ Per quanto riguarda la verifica dell’età dei minori, oltre all’immediata implementazione di un sistema di richiesta dell’età ai fini della registrazione al servizio, l’Autorità ha ordinato a OpenAI di sottoporle entro il 31 maggio un piano di azione che preveda:
➡️ l’implementazione di un sistema in grado di escludere l’accesso agli utenti infratredicenni e ai minorenni per i quali manchi il consenso dei genitori.
🔴 Campagna di informazione…
✅ In accordo con il Garante della privacy, entro il 15 maggio, OpenAI dovrà promuovere una campagna di informazione su radio, televisione, giornali e web per informare le persone sull’uso dei loro dati personali ai fini dell’addestramento degli algoritmi.
🔷️ Rispondo per un amico…
🔴 “Chi fermerà la musica. L’aria diventa elettrica. Un chatbot non si addomestica…”.
✅ Così ci hanno scritto commentando il nostro Notes dove si segnalava i rischi dell’utilizzo di ChatGpt…
➡️ Nessuno vuole o può fermare il progresso… ma segnalare i pericoli è un dovere… e un utilizzo non corretto di ChatGpt è pericoloso…
(by Sergio Criveller – 14/04/23)