Il Parlamento Europeo ha approvato, martedì 14 marzo, la Direttiva Casa green, normativa che rappresenta una vera e propria rivoluzione ecologica nel settore edilizio. Questa normativa prevede una serie di obiettivi per migliorare l’efficienza energetica degli edifici.
Il Governo italiano però dice no.
🔷️ L’entrata in vigore della direttiva non è scontata.
Ora si aprirà, infatti, il negoziato con il Consiglio e la Commissione europea per arrivare alla versione definitiva che tornerà in Parlamento per l’approvazione definitiva.
🔴 Cosa prevede in sintesi la Direttiva Casa green approvata dal Parlamento europeo?
✅ Edifici residenziali:
➡️ entro il 2030 tutti in classe energetica E e entro il 2033 tutti in classe energetica D.
✅ Edifici della pubblica amministrazione:
➡️ entro il 2027 in classe energetica E e entro il 2030 tutti in classe energetica D.
✅ Nuovi edifici pubblici:
➡️ dal 2026 dovranno essere tutti a zero emissioni.
✅ Nuovi edifici privati:
➡️ dal 2028 zero emissioni.
✅ I pannelli solari saranno obbligatori in tutti gli edifici pubblici e non residenziali:
➡️ a partire dal recepimento della direttiva.
✅ I bonus edilizi saranno vietati dal 2024 per le caldaie con combustibili fossili.
➡️ Dopo il 2035 arriverà lo stop al riscaldamento degli edifici con combustibili fossili.
🔴 Gli interventi di miglioramento delle prestazioni energetiche dice sempre il Parlamento europeo…
✅ Dovranno essere effettuati al momento dell’ingresso di un nuovo inquilino, oppure al momento della vendita o della ristrutturazione dell’edificio.
➡️ Gli interventi necessari sono cappotto termico, sostituzione degli infissi, nuove caldaie a condensazione, pannelli solari.
🔴 Ci sono deroghe?
✅ La nuova normativa non si applica agli edifici storici, luoghi di culto, case popolari, immobili autonomi sotto i 50 metri quadri, seconde case.
➡️ Siti industriali, officine ed edifici agricoli.
🔴 Quali sono le classi energetiche?
✅ La classe energetica viene segnalata all’interno dell’Attestato di prestazione energetica (Ape).
➡️ Ci sono 10 classi: A4, A3, A2, A1, B, C, D, E, F, G.
➡️ La A4 è la più efficiente, mentre, la G la peggiore.
✅ La classe energetica viene assegnata in base ai consumi stimati, e quindi per migliorarla bisogna ridurre le dispersioni di calore oppure migliorare l’efficienza degli impianti.
🔷️ Perché il Governo italiano dice no?
Il Ministro dell’Ambiente e della sicurezza energetica, Gilberto Pichetto: “Manca seria presa in considerazione del contesto italiano”.
🔴 Com’è la situazione in Italia?
✅ Secondo l’Enea, l’Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile, il 74% delle abitazioni italiane, pari ad 11 milioni di case, sarebbero attualmente in classe energetica inferiore alla D.
➡️ Situazione appare dunque piuttosto critica, e l’Italia dovrà fare uno sforzo notevole per riuscire a raggiungere gli obiettivi richiesti dalla Direttiva europea.
🔴 Non mettiamo in discussione, dice il Ministro Pichetto, gli obiettivi ambientali di decarbonizzazione e di riqualificazione del patrimonio edilizio, che restano fondamentali.
✅ Manca però in questo testo, dice ancora Pichetto, una seria presa in considerazione del contesto italiano, diverso da quello di altri Paesi europei per questioni storiche, di conformazione geografica, oltre che di una radicata visione della casa come bene rifugio delle famiglie italiane.
➡️ Con l’attuale testo, prosegue il Ministro, si potrebbe prefigurare la sostanziale inapplicabilità della Direttiva, facendo venire meno l’obiettivo ‘green’ e creando anche distorsioni sul mercato.
(by Sergio Criveller – 16/03/23)