Firmati, ieri 13 marzo, al Ministero delle Imprese e del Made in Italy, due contratti per oltre 285 milioni di euro per nuovi sistemi di trasporto spaziale.
🔷️ La società Avio si è aggiudicata i contratti nell’ambito delle iniziative per l’industria spaziale per l’implementazione del Pnrr, con l’obiettivo di potenziare le capacità tecnologiche dell’industria italiana per l’accesso allo spazio.
🔴 Cos’è la società Avio?
✅ Società quotata su Euronext Star Milan, è un’azienda leader nel settore della propulsione spaziale, con sede principale a Colleferro, in provincia di Roma.
➡️ L’azienda offre soluzioni competitive per lanciare carichi istituzionali, governativi e commerciali in orbita terrestre, attraverso la famiglia di razzi Vega.
🔴 I due progetti quindi saranno guidati da Avio come appaltatore principale supportato da una filiera d’eccellenza fatta da importanti realtà industriali italiane.
✅ Il primo contratto, Space Transportation System (Sts), finanziato con 181,6 milioni di euro sarà dedicato allo sviluppo entro il 2026 di nuove tecnologie per un lanciatore con motori a ridotto impatto ambientale.
✅ Il secondo programma High Thrust Engine (Hte), finanziato con 103 milioni di euro sarà invece dedicato allo sviluppo di un nuovo motore ad alta spinta, anche questo a basso impatto ambientale, per arrivare ad un primo test entro il 2026.
🔴 L’amministratore delegato di Avio, Giulio Ranzo, appaltatore principale…
✅ L’obiettivo dei due progetti, ha detto Ranzo, è di preparare il terreno per i sistemi di trasporto spaziale di futura generazione, basati su propulsione liquida a ridotto impatto ambientale, potenzialmente riutilizzabili.
➡️ Per questo scopo Avio può far leva sulle conoscenze già sviluppate sul propulsore a metano di più piccola taglia, capitalizzando tale esperienza per applicazioni più ambiziose.
🔴 Il Ministero delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso…
✅ La firma di oggi è importante per il raggiungimento degli obiettivi Pnrr per lo spazio.
➡️ Ancora una volta viene ribadito, ha detto Urso, il nostro impegno su un settore determinante, in cui l’Italia può e deve avere un ruolo di leadership grazie al lavoro fatto dalle imprese italiane, la cui tecnologia riscuote unanime riconoscimento.
(by Sergio Criveller – 14/03/23)